ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA 193a SEDUTA Martedì 28 ottobre 2014 – ore 16.00

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA 193a SEDUTA Martedì 28 ottobre 2014 – ore 16.00

ORDINE DEL GIORNO

I - COMUNICAZIONI
II - DISCUSSIONE DEL DISEGNO DI LEGGE:
- “Meccanizzazione agricola e forestazione. Interventi in favore del Ciapi di Priolo.
Modifiche di norme in materia di imprese e cooperative agricole”. (n. 827/A)
(Seguito)
Relatore: on. Ruggirello
III - ELEZIONE DI UN VICEPRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA
IV - DISCUSSIONE UNIFICATA DELLE MOZIONI:
N. 331 - Censura all'Assessore per l'istruzione e la formazione professionale e
impegno del Presidente della Regione alla conseguente revoca.
L'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA
PREMESSO che:
Nelli Scilabra è stata nominata Assessore per l'istruzione e la
formazione professionale nel Governo presieduto dall'on. Rosario
Crocetta nel dicembre 2012;
dall'inizio della legislatura ad oggi, lo stato di precarietà del
settore della formazione professionale, di fatto 'smantellato' (per la
mancata applicazione del dettato normativo delle leggi regionali n.
24 del ‘76 e n. 25 del ‘93, nonché della circolare n. 10/94), e il
conseguente stato di agitazione degli operatori del settore, a molti
dei quali non sono state corrisposte mensilità pregresse per le attività
di formazione svolte da più di venti mesi, sia per inefficienze da2
parte della rallentata azione della pubblica Amministrazione, sia per
la sottrazione indebita da parte di terzi di fondi a ciò destinati, come
accertato dalla magistratura, non è stato in alcun modo risolto;
l'Assessore infatti, non ha finora messo in atto concrete ed efficaci
azioni di indirizzo e di programmazione per il buon andamento del
settore della formazione, dal momento che nessuna proposta formale
di riforma del settore è pervenuta finora all'Assemblea regionale
siciliana;
RITENUTO che gravi inadempienze sono state compiute ai
danni del settore della formazione professionale: mobilità non
pagata; il parere contrario reso dall'Assessore in fase di discussione
in Aula della mozione n. 272 'Destinazione delle somme di cui al
Fondo di garanzia previsto dall'art. 132, comma 1, della l.r. n. 4 del
2003 al pagamento delle retribuzioni del personale della formazione
collocato in mobilità a zero ore' in favore del personale della
formazione rimasto senza incarico e consistente in un impegno ad
applicare correttamente una legge della Regione siciliana, con la
quale si impegnava il Governo della Regione, e per esso l'Assessore,
alla corretta destinazione delle somme previste nel Fondo di
garanzia appostate sul capitolo di bilancio 318110 e, pertanto, al
relativo pagamento delle retribuzioni del personale dipendente (art.
26 CCNL 1994/97) del settore della formazione collocato in
mobilità a zero ore; liste di mobilità non istituite e relativa omessa
collocazione in mobilità degli operatori aventi diritto; l'omesso
scorrimento delle graduatorie dell'Avviso 20; l'omessa
ricollocazione del personale assunto entro il 2008 derivante da enti
definanziati; la decurtazione del 10% attività II annualità dell'Avviso
20, la gestione poco trasparente dell'albo (pubblicato con nove mesi
di ritardo rispetto all'impegno assunto dall'Assessore ripetutamente
sia in V Commissione legislativa permanente 'Cultura, formazione e
lavoro', che in Aula e così come previsto dal D.A. n. 38/Gab
dell'11/10/2013), omessa revoca dell'accreditamento ad alcuni enti di
formazione in liquidazione, accordi sottofirmati con le OO.SS. in
violazione di legge e del C.C.N.L., omessa applicazione dell'art. 5
DPR 207/2010 (intervento sostitutivo in favore degli operatori della
FP); omessa ricollocazione delle eccedenze II annualità Avviso 20 in
particolare del personale amministrativo; omessa applicazione delle
leggi sulla trasparenza amministrativa 241/90 e s.m.i. e conseguenti
mancate e reiterate omissioni dell'obbligo concernente le dovute
risposte ai cittadini utenti che hanno esercitato il diritto di accesso
agli atti della pubblica amministrazione;
CONSIDERATO ancora che:
il Governo regionale, avendo approvato con deliberazione della
Giunta regionale n. 500 del 28 dicembre 2012, il Programma
operativo regionale Sicilia per il Fondo sociale europeo 2007/2013,
così come riformulato alla luce della decisione della Commissione
europea C 2012/8683 di concerto con il Ministro della coesione
territoriale, con il Ministro del lavoro e le politiche sociali e di
quello dell'economia e delle finanze nell'ambito della definizione e
attuazione del Piano di Azione e coesione, ha di fatto dato continuità
alla realizzazione del 'Piano straordinario di intervento a favore
dell'occupabilità dei giovani' così come da deliberazione di Giunta
regionale n. 245 del 13 luglio 2012;
il cedimento tecnico e l'impossibilità di raggiungere il sito web
preposto alla gestione degli incroci tra aziende e aspiranti tirocinanti
(procedura propria dello svolgimento del suddetto Piano),
verificatosi in due delle tre giornate-finestra previste per
l'espletamento delle azioni di contatto (14 luglio 2014 e del 5 agosto
2014), ha, di fatto, inficiato il corretto svolgimento delle operazioni
inerenti il 'click-day', facendo convergere giustamente, nell'agosto
u.s.,l'attenzione dell'opinione pubblica sulle disfunzioni fatte rilevare
dagli utenti della piattaforma www.pianogiovanisicilia.com, le cui
responsabilità gestionali e tecniche sono da individuarsi nelle
modalità organizzative e nelle soluzioni prescelte dall'Assessore al
ramo e dal dirigente generale del Dipartimento istruzione e
formazione e, ad interim, del Dipartimento del lavoro, sul piano
della conduzione e degli affidamenti, del tutto inadeguati tanto da
condurre ad un sostanziale fallimento e all'annullamento dell'avviso
pubblico del 27 giugno 2014;
la conduzione del suddetto 'Piano Giovani' ha evidenziato
l'inadeguatezza dell'Assessore Scilabra nell'esercizio del delicato
incarico affidatole, poiché la scelta sia delle modalità organizzative,
che di quelle, ancor più gravi, operate sul piano degli affidamenti ha
condotto ad un sostanziale fallimento dello stesso;
con deliberazione n. 223 del 6 agosto 2014, la Giunta regionale
approvava il Piano 'in conformità alla proposta di cui alla nota
dell'Assessore regionale per l'istruzione e la formazione
professionale prot.n.3104 Gab. del 5 agosto 2014 e relativi atti', e si
prevedeva, altresì, l'assegnazione dell'incarico per la gestione della
fase esecutiva del Piano a società ed enti a partecipazione pubblica,
senza procedura ad evidenza pubblica per oltre sei milioni di euro
(Italia Lavoro per un milione e novecentomila euro; Sviluppo Italia-
Sicilia per 2 milioni e 49 mila euro e il Formez per più 2 milioni, dei
quali, come si rileva da notizia di stampa, oltre la metà sarebbe
destinata a consulenze e collaborazioni esterne, delle quali risultano
sconosciute forme di affidamento e beneficiari);
di tali affidamenti, oltre che la previsione di destinare somme per
consulenze e collaborazioni esterne, non vi è traccia sul sito dello
stesso Assessorato, in totale violazione delle norme sulla trasparenza
amministrativa (D.Lgs. n. 33 del 2013);
con d.d.g. del 18 agosto 2014 n. 2951, l'affidamento ad Italia
Lavoro dell'incarico per la gestione dei dati dei partecipanti alla
selezione del Piano Giovani, e' stato revocato;
la nebulosa ed eterodiretta adozione di scelte ora tecniche ora
politiche, inerenti alla conduzione del suddetto Piano da parte
dell'Assessore, ha rivelato, nella palese inconciliabilità tra le
affermazioni rese dal dirigente generale della formazione durante la
seduta di V Commissione del 26 agosto 2014 e dall'Assessore nella
successiva seduta del 3 settembre 2014, ad oggi non ricomposte e
non riconducibili in un quadro dai contorni definiti, ha contribuito
non solo alle disfunzioni che hanno condotto al fallimento del Piano
giovani, ma, sopratutto, hanno evidenziato un anomalo contesto che
avrebbe favorito il ricorso ad affidamenti fiduciari ed a possibili
pratiche di tipo clientelare, condizionando l'azione amministrativa
regionale in modo inaccettabile ed incompatibile con il contesto
ordinamentale delineato dalla legislazione anticorruzione;
a norma dell'art. 20, secondo comma, dello Statuto siciliano gli
Assessori regionali sono 'responsabili di tutte le loro funzioni(...) di
fronte all'Assemblea regionale';
PERTANTO emerge chiaramente il comportamento
deliberatamente elusivo, tenuto dall'Assessore Scilabra, nei confronti
dei dettati normativi richiamati in merito alla buona conduzione
delle attività attinenti il settore della formazione professionale e alla
conduzione del Piano Giovani, le cui possibilità di realizzazione
risultano, ad oggi, incontrovertibilmente pregiudicate,
ESPRIME CENSURA NEI CONFRONTI
DELL'ASSESSORE PER L'ISTRUZIONE E LA
FORMAZIONE PROFESSIONALE
per le gravi inerzie e le disfunzioni nello svolgimento della
propria attività,
IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE
a provvedere, senza indugio, alla revoca dell'Assessore Scilabra,
per le gravi e reiterate violazioni di legge e le disfunzioni
evidenziate nell'attività posta in essere durante il suo incarico.
(5 settembre 2014)
ZAFARANA - CANCELLERI - CAPPELLO - CIACCIO -
CIANCIO - FERRERI - FOTI - LA ROCCA –
MANGIACAVALLO - PALMERI - SIRAGUSA - TANCREDI -
TRIZZINO – ZITO
N. 333 - Censura all'Assessore regionale per l'istruzione e la formazione
professionale.
L'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA
PREMESSO che:
la crisi che negli ultimi anni sta attraversando la Sicilia manifesta
giorno dopo giorno sempre più la sua drammaticità, mettendo a dura
prova soprattutto i giovani che rimangono depauperati di speranza e
di prospettiva;
per tentare di fronteggiare, ancorché in parte, tale difficile
situazione, nella primavera del 2012 viene previsto per la Sicilia il
Piano di azione e coesione (P.A.C.), frutto di un accordo tra il
Governo centrale e quello regionale, per l'utilizzo delle risorse
liberate dalla minore partecipazione al cofinanziamento della spesa
comunitaria;
con il P.A.C. veniva stanziata la somma di 452 mln per la difesa
e il sostegno dell'occupazione giovanile, con una specifica misura
definita Piano Giovani ;
in quasi tutte le altre Regioni d'Italia, questo strumento è già
stato attivato da diverso tempo, in alcune è persino in fase di
dirittura d'arrivo, mentre, invece, in Sicilia solo da qualche mese
sono state avviate le prime fasi operative;
CONSIDERATO che:
il Piano Giovani incarna l'idea di stimolare l'incontro tra la
domanda e l'offerta di lavoro; quindi, da un lato chi è alla ricerca di
occupazione e, dall'altro, chi (aziende, professionisti, ecc.) vuole o
ha la necessità di assumere;
meritocrazia, trasparenza e linearità del procedimento erano i
principi su cui il Piano Giovani doveva basarsi; era la meritocrazia
delle giovani generazioni, cui si doveva dare una prospettiva
occupazionale, la trasparenza degli atti durante il procedimento
amministrativo, nonché un trattamento paritario e uguale per tutti
coloro che si relazionassero con la pubblica amministrazione;
purtroppo, a distanza di appena qualche mese dal detto avvio
operativo del procedimento, si è potuto constatare come i suddetti
principi siano stati assolutamente disattesi e mortificati;
piuttosto che far poggiare l'incrocio tra domanda di lavoro e
offerta sui curricula dei giovani e, quindi, sulle loro attitudini e
capacità pratiche, si è voluto privilegiare un sistema a sportello,
assegnando i primi mille e seicento posti di tirocini formativi tramite
un accreditamento telematico;
ciò ha comportato che venissero privilegiati coloro che avessero
maggiore capacità nel campo informatico o maggiore fortuna nella
tempistica delle operazioni di accreditamento, rispetto a quei giovani
che, a prescindere dai loro curricula, in assenza di strumenti e abilità
telematiche o fortuna negli accessi al sistema, sono risultati esclusi;
il Governo regionale e l'Assessore, che avevano stabilito tale
metodo di selezione rispetto a quello dell'effettiva meritocrazia,
decidevano, così, di fissare un altro giorno, il 5 agosto u.s., per
indire un ulteriore avviso, utilizzando il medesimo sistema
dell'accreditamento a sportello, per assegnare ulteriori 800 tirocini
formativi;
questa volta il sistema di accesso, probabilmente per il
sovraccarico, andava in tilt, bloccandosi quasi immediatamente,
sterilizzando, di fatto, la nuova selezione, con la conseguente
delusione per migliaia di giovani siciliani;
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PRESO ATTO che:
sotto il profilo della linearità delle procedure il Piano Giovani
evidenzia chiare incongruenze, prima tra tutte le assegnazioni di
servizi tramite il ricorso agli affidamenti diretti, effettuati prima
dalla Direzione generale alle società Italia Lavoro e ETT, poi,
all'indomani del disastro del 'click-day' (5 agosto u.s.), su proposta
dello stesso Assessore, dalla Giunta regionale di Governo;
questo modo di procedere, nel merito sottrae risorse alle stesse
finalità per cui il Piano Giovani era stato concepito, mentre, nel
metodo, determina un aggiramento della norma, in quanto
avvantaggia soggetti e strutture esterne alla pubblica
Amministrazione, con la conseguente mortificazione della stessa
burocrazia regionale;
va sottolineato, tra l'altro, che il ricorso alle società esterne
spegne ogni speranza agli ex sportellisti, la maggioranza dei quali
sono orientatori, quindi titolati alla funzione de qua;
TENUTO CONTO che:
dinanzi al polverone di contestazioni e di polemiche sollevate, il
dirigente generale Anna Rosa Corsello risolveva il contratto di ETT
e revocava l'approvazione del progetto esecutivo di Italia Lavoro;
diversamente, malgrado le varie proteste e, nel frattempo,
l'accensione dei riflettori da parte della magistratura ordinaria
(Procura della Repubblica di Palermo) e contabile (Corte dei conti),
nessun atto consequenziale è arrivato dalla Giunta di Governo che,
ad oggi, mantiene in vita le varie assegnazioni, dribblando, così, la
regolare procedura di evidenza pubblica;
RITENUTO che:
altra grave contestazione va ravvisata nell'utilizzo improprio del
piano di comunicazione, ovvero, sulla priorità 9 dello stesso Piano
Giovani, per il quale, a fronte di una previsione di spesa di 1,51 mln
di euro, è stata formalizzata una 'short list' di ben 94 esperti in
comunicazione, volgarmente definiti esperti di facebook, cui
assegnare le dette risorse;
va sottolineato che il bando, che inizialmente prevedeva il
reclutamento di appena 18 operatori, emanato sotto la scorsa
campagna elettorale, doveva essere bloccato, a seguito di un ordine
del giorno votato all'unanimità da questa Assemblea regionale, in
quanto si prestava a strumentalizzazioni dal sapore clientelare, e che,
malgrado l'atto di forte indirizzo politico, l'Assessore, in assoluto
dispregio del Parlamento siciliano, procedeva comunque;
UDITE anche le dichiarazioni, rese dall'Assessore in V
Commissione legislativa permanente 'Cultura, formazione e lavoro'
in data 26 agosto u.s., su un'ipotetica mancata conoscenza degli atti,
che collidono con la realtà che emerge dal carteggio prodotto e, in
particolare modo, dalla stessa deliberazione di Giunta n. 223 del 6
agosto 2014, la quale evidenzia, in maniera inconfutabile, la volontà
politica di procedere nella direzione teste' descritta piuttosto che su
altre. Pertanto, appare chiara la malafede dello stesso organo
politico;
CONSIDERATO, inoltre, che la presente mozione non riguarda
esclusivamente il fallimento del Piano Giovani, ma scaturisce, più in
generale, dalla devastante gestione dell'intero comparto della
istruzione e della formazione professionale siciliana, che può essere
così riassunta:
a) mancata programmazione della terza annualità dell'Avviso
20/2011 per l'anno formativo 2014/2015, per la quale si è comunque
affermato che verrà applicato un parametro di gran lunga inferiore
rispetto a quello adottato dal citato Avviso e soprattutto difforme da
quello medio della Youth Guarantee, adottato dal Governo
nazionale e dalle altre Regioni; il parametro che vorrebbe applicare
l'Assessorato rischia di generare ulteriori gravose ricadute
sull'occupazione degli addetti del settore, per effetto del
dimezzamento del finanziamento totale rispetto al primo anno;
b) di conseguenza, il definitivo mancato ricollocamento dei
dipendenti, circa 2300, dei numerosissimi enti cui, per irregolarità, è
stato revocato l'accreditamento;
c) mancato inizio del progetto Prometeo col CIAPI di Priolo per
occupare, ancorché per sei mesi, circa 1400 unità dei detti enti
definanziati;
d) mancata rendicontazione del PROF per gli anni 2010, 2011,
2012 e 2013, con la conseguenza che, per ciascuna di queste
corsualità, gli enti non hanno potuto percepire il saldo del 20%,
ritrovandosi, così, in grande sofferenza finanziaria rispetto alle
necessità stipendiali dei loro dipendenti;
e) ritardo nell'espletamento degli esami finali, che ha impedito la
rendicontazione da parte degli stessi enti di formazione;
f) incapacità di definire i pregressi rapporti giuridici, almeno
quelli che hanno visto l'espletamento di oltre il 50% delle attività
corsuali, tra gli enti cui è stato revocato l'accreditamento e
l'Amministrazione regionale, con la conseguenza che vi sono almeno
2000 dipendenti i quali, nei confronti degli enti definanziati, vantano
dalle 12 alle 18 mensilità arretrate, oltre al mancato versamento del
tfr;
g) nell'IeFP (c.d. Obbligo Istruzione e Formazione), la mancata
conclusione delle rendicontazioni, svolte dalle assistenze tecniche in
assenza di un contradditorio con le istituzioni formative, risale
addirittura all'anno formativo 2007/2008, nonchè alle successive
annualità; ciò impedisce, per gli enti, lo svincolo delle polizze
fideiussorie e comporta dolorosissime ricadute finanziarie, a causa
della mancata erogazione del saldo del 20%, per ciascun anno;
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h) mancato svincolo delle polizze fideiussorie cui gli enti sono
obbligati;
i) mancato inizio delle attività corsuali dei terzi anni dell'IeFP,
relativo all' anno scolastico 2013/2014;
l) mancata pubblicazione del bando per i quarti anni dell'IeFP;
m) mancato finanziamento degli stage e laboratori per i ragazzi
provenienti dalla dispersione scolastica e iscritti ai primi e secondi
anni;
n) mancata erogazione, sia nell'Avviso 20, sia nell'Avviso 19,
che nei primi e secondi anni dell'IeFP, dei relativi acconti per le
attività corsuali concluse ed in essere, con la conseguenza che circa
1000 dipendenti non percepiscono lo stipendio da oltre 20 mesi,
mentre altri 1000 da circa 12 mesi;
o) mancato avvio dell'Avviso 18/2011, relativo ai corsi OSS
(Operatore socio-sanitario), sebbene già finanziati dal 2012;
p) mancata definizione ed erogazione dei saldi dell'Avviso
6/2010, relativo agli antichi mestieri, malgrado i progetti siano stati
conclusi già nel 2012;
q) mancato rispetto delle tempistiche e mancata adozione, per il
secondo anno formativo 2013/2014 dell'Avviso 20, di adeguate
procedure di certificazione della spesa e di monitoraggio della
qualità della formazione erogata, con gravi rischi sul riconoscimento
delle somme erogate da parte delle autorità preposte;
r) assenza, a tutt'oggi, al di là dei proclami, di una vera proposta
di riforma della formazione professionale in Sicilia che mettesse
ordine al settore, con la garanzia dei livelli occupazionali;
s) emanazione dell'Albo degli operatori del settore che, in
difformità con quanto previsto dalla l.r. n.24 del 1976, introducendo
per via amministrativa, piuttosto che con norma, uno sbarramento
temporale al 31.12.2008, rischia di produrre una serie di contenziosi;
t) depauperamento e grave carenza di personale dipendente della
Regione sia nei due Servizi Programmazione che, soprattutto, in
quelli di gestione e monitoraggio/rendicontazione del Dipartimento,
specie in quelli dedicati all'IeFP, con i consequenziali rallentamenti
e le inevitabili inadempienze amministrative;
u) di contro, affidamento di interi servizi, dall'accreditamento
alla rendicontazione, passando per i sistemi informativi (Caronte e
Faros, spesso e anche recentemente in black out) ad una decina di
società esterne che si occupano di assistenza tecnica;
ATTESO, tra l'altro, che vi sono, inoltre, ben 1753 soggetti,
impegnati in progetti di orientamento al lavoro (ex sportellisti) che,
per quanto appartenenti al Dipartimento Lavoro, sono comunque
tutti provenienti dal bacino della formazione professionale e,
specificatamente, dagli enti di formazione; per questi soggetti, non
solo non è stato ancora riconosciuto un percorso di garanzia
occupazionale, ma non si è nemmeno costruita una strategia di
concreta prospettiva;
IN CONSIDERAZIONE inoltre, dell'unanime
disapprovazione del mondo sindacale, nonché di quello datoriale,
ESPRIME CENSURA NEI CONFRONTI DELL'ASSESSORE
PER L'ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
per avere disatteso, mortificandole, le aspettative e speranze di
tanti giovani siciliani, nonché per avere ridotto al collasso l'intero
settore dell' istruzione e formazione professionale e precluso, per di
più, ogni strategia di politiche del lavoro legate alla formazione dei
giovani,
LO INVITA
ad un conseguente atto di responsabilità che lo porti a rassegnare
le dimissioni.
(5 settembre 2014)
FALCONE - CASCIO F. - D'ASERO - CORDARO –
FORMICA - FIGUCCIA - ASSENZA - PAPALE - MILAZZO
G. – SAVONA - CLEMENTE - GRASSO - LO SCIUTO -
ALONGI - FONTANA - VINCIULLO - GERMANA'
V - DISCUSSIONE DEI DISEGNI DI LEGGE:
1) - “Nuove norme in materia di panificazione”. (n. 1/A)
Relatore: on. Lombardo
2) - “Schema di progetto di legge costituzionale da proporre al Parlamento
della Repubblica ai sensi dell'articolo 41 ter, comma 2, dello Statuto
recante 'Modifiche dello Statuto della Regione siciliana aventi ad
oggetto disposizioni in materia di ripudio della mafia a tutela dei diritti
fondamentali dei cittadini, delle libertà civili, politiche, economiche e
sociali”. (n. 223/A)
Relatore: on. Malafarina
3) - “Modifiche alla legge regionale 10 agosto 2012, n. 47. Autorità Garante
della persona con disabilità nella Regione”. (n. 528/A)
Relatore: on. Anselmo
4) - “Modifiche della legge regionale n. 29/1951 in materia di elezione dei
deputati dell'Assemblea regionale siciliana e del Presidente della
Regione”. (nn. 428-186-194-210-234-411-421-436/A)
Relatore: on. Cracolici
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VI - DISCUSSIONE UNIFICATA DELLE MOZIONI:
N. 300 - Impegno del Governo della Regione in ordine al diniego di autorizzazioni di
ricerca e prelievo di idrocarburi e coltivazione di campi geotermici sul
territorio regionale nonché alla revoca di quelle già rilasciate.
(6 maggio 2014)
PALMERI – CANCELLERI – CAPPELLO – TANCREDI -
CIACCIO – CIANCIO – ZAFARANA – FERRERI –
MANGIACAVALLO – SIRAGUSA – TRIZZINO – FOTI – LA
ROCCA – ZITO
N. 312 - Salvaguardia dell'ecosistema e delle attività produttive nell'area del Canale di
Sicilia.
(4 giugno 2014)
FOTI – CANCELLERI – CAPPELLO – CIACCIO – CIANCIO –
FERRERI – LA ROCCA – MANGIACAVALLO – PALMERI –
SIRAGUSA – TRIZZINO – TANCREDI – ZAFARANA – ZITO
VII - DISCUSSIONE DELLA MOZIONE:
N. 156 - Interventi urgenti per assicurare la corretta applicazione dello Statuto
siciliano in materia di rapporti finanziari con lo Stato.
(24 luglio 2013)
GIANNI – CORDARO – MICCICHE’ – CLEMENTE –
ANSELMO – GERMANA’
VIII - DISCUSSIONE DELLA MOZIONE:
N. 294 - Iniziative urgenti per una corretta gestione dei flussi migratori verso la
Sicilia.
(23 aprile 2014)
GIANNI – VENTURINO – CIMINO – MARZIANO – RAGUSA
– CIRONE
IX - DISCUSSIONE DELLA MOZIONE:
N. 233 - Opportune iniziative concernenti il complesso immobiliare sito a Palermo, in
via Ingegneros 31.
(25 novembre 2013)
MILAZZO G. - D'ASERO - CASCIO F. – VINCIULLO
X - SEGUITO DELLA DISCUSSIONE DELLA MOZIONE:
N. 178 - Verifica del rapporto che intercorre tra il Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti e la concessionaria che si occupa della gestione delle autostrade
siciliane con eventuale adozione di misure alternative.
(19 settembre 2013)
GRASSO - LANTIERI - CORDARO - CIMINO – CLEMENTE

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