“Il futuro del sistema portuale messinese non può essere deciso in un clima di polemiche e contrapposizioni. La contrarietà manifestata dal presidente della Regione all’ipotesi di accorpamento con Gioia Tauro ha fatto emergere significative criticità che non possono essere sottovalutate.
Ritengo dunque necessario investire della vicenda l’Assemblea Regionale Siciliana: per questo ho chiesto al presidente della commissione competente (Territorio, Ambiente e Trasporti) di mettere all’ordine del giorno il tema, affinché in una sede istituzionale si possa sviluppare il confronto necessario e concorrere ad individuare la soluzione migliore per il futuro del sistema portuale messinese, nel quadro del rilancio dell’economia marittima siciliana, elemento indispensabile per favorire sviluppo e occupazione”. Lo dice Filippo Panarello, deputato regionale del Partito Democratico.
“La ferma presa di posizione del sindaco di Milazzo . continua Panarello - e le critiche argomentate di importanti operatori del settore e di studiosi, assieme alle note riserve dei vertici dell’Autorità Portuale di Messina, segnalano preoccupazioni che meritano una discussione approfondita e seria. Non è accettabile e, credo, non sarebbe neanche efficace, una decisione che, alla luce dei fatti, appare verticistica e non condivisa da attori significativi del nostro territorio".
"Appare evidente – prosegue il parlamentare regionale del PD - che, ad oggi, non sono sufficientemente chiare le ragioni che inducono a sopprimere l’Autorità portuale di Messina, nonostante la collocazione geografica e la peculiarità del suo sistema portuale. Mentre prende corpo la sensazione che le scelte fatte rendano marginale il ruolo di Messina e Milazzo, con conseguenze negative in termini produttivi ed occupazionali. Per queste ragioni - conlcude Panarello - credo sia necessario affrontare il tema nella sede opportuna, cioè il Parlamento regionale”.
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