Palermo, 27 febbraio 2016 – Un caso di scabbia registrato e pessime condizioni igienico sanitarie. Da mesi ormai, il personale appartenente al corpo di polizia municipale di Siracusa denuncia situazioni di degrado e incuria nella sede di via del Porto Grande che li accoglie. Adesso i vigili hanno anche deciso di procedere ad una mobilitazione generale, minacciando lo sciopero, o di inoltrare istanza di trasferimento collettiva presso gli uffici amministrativi del Comune.
Interviene così il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Stefano Zito che interroga il governo regionale e chiede di attivare urgentemente il trasferimento provvisorio degli OO.SS. nei locali dell'ex Lazzaretto, attualmente inutilizzato, fintanto che l’amministrazione comunale assegni la sede definitiva idonea.
Il Cinquestelle chiede, quindi, di verificare se esistono le condizioni per l’utilizzo in via definitiva del complesso ex palazzina Enel e teatro Randone (tra l’altro di proprietà comunale), attualmente destinato ad altro uso ed in fase di ristrutturazione.
L’interrogazione del parlamentare M5S non si ferma qui, “perché - chiede Zito - tanto ritardo nella trasmissione della relazione da parte dell’Asp di Siracusa, a fronte di ispezioni risalenti a più di 6 mesi fa? E soprattutto, perché non è mai stato trasmesso il verbale del sopralluogo Asp con le prescrizioni a tutela della salute dei lavoratori agli stessi dipendenti del corpo municipale?”. “Ad oggi – afferma - non è dato sapere nemmeno se l’Asp abbia effettuato una visita ispettiva a seguito del caso di scabbia”.
“L’amministrazione comunale – conclude il deputato - non è stata capace di garantire le necessarie condizioni di salubrità e sicurezza sui luoghi di lavoro, sia del personale che quotidianamente vi lavora, che del pubblico che giornalmente si reca presso i suoi locali, mettendo a repentaglio la salute pubblica e l’incolumità dei lavoratori, diritti sanciti dalla stessa Costituzione. Si intervenga con la massima urgenza prima che vengano registrati altri casi di malattie contagiose”.
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