KONE, STATO DI AGITAZIONE TRA I DIPENDENTI DI TUTTE LE SEDI NAZIONALI DEL GRUPPO CONTRO IL LICENZIAMENTO DI UN LAVORATORE PALERMITANO.

KONE, STATO DI AGITAZIONE TRA I DIPENDENTI DI TUTTE LE SEDI NAZIONALI DEL GRUPPO CONTRO IL LICENZIAMENTO DI UN LAVORATORE PALERMITANO. DECISO IL BLOCCO DELLO STRAORDINARIO E UNO SCIOPERO DI DUE ORE IL 28 APRILE IN TUTTE LE SEDI

Palermo 22 aprile 2017 – Stato di agitazione su tutto il territorio nazionale contro il licenziamento, scattato due settimane fa, di un dipendente della Kone di Palermo con trent’anni di lavoro nell’azienda che si occupa della manutenzione di ascensori e impianti. Blocco dello straordinario e due ore di sciopero, da effettuare in contemporanea in tutte le sedi italiane della Kone venerdì 28 aprile, dalle ore 8 alle ore 10. Con la protesta, la Fiom Cgil Palermo e il coordinamento Rsu Kone spa chiedono il reintegro del lavoratore. Con il licenziamento, ritenuto dal sindacato “privo di qualsiasi giustificazione”, si è già svolto uno sciopero a Palermo lo scorso 10 aprile. Ora la protesta si è allargata a livello nazionale, coinvolgendo tutte le sei aziendali. Il coordinamento Rsu della Kone spa, di fronte al licenziamento del collega con oltre 30 anni di esperienza, ritiene necessario comprendere le ragioni per cui l’azienda “affronta con particolare durezza il rapporto con i propri tecnici e collaboratori”. “Un errore procedurale nella compilazione di un documento a conclusione di un intervento può mai essere un motivo per giustificare un licenziamento? – chiede Francesco Foti, della segreteria Fiom Cgil di Palermo – A noi risulta incomprensibile che si arrivi a un licenziamento su un errore prettamente burocrati e che non ha inficiato il metodo del lavoro svolto. In un’audizione svolta con i vertici aziendali locali, in call conference col responsabile nazionale, abbiamo chiarito e spiegato nei particolari la vicenda. E anche i suoi compagni di lavoro hanno testimoniato che non ha commesso nessuno sbaglio nell’eseguire l’intervento. Vorremmo sapere se esistono altre ragioni alla base della decisione”.

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