La
richiesta per il riconoscimento della protezione internazionale
finalizzata ad avere la titolarità di un permesso per motivi
umanitari, in considerazione delle gravi condizioni di salute del
ragazzo, è stata presentata sabato scorso. “Contrariamente alla
prassi – spiega il legale, Ilenia Grottadaurea - la Commissione,
con una procedura che definirei ultra accelerata, ha fissato
l'audizione a oggi, a pochissimi giorni di distanza dalla
formalizzazione dell'istanza”. Ieri
si è tenuta presso il Cpr l'udienza che ha convalidato il
trattenimento nel centro del ragazzo per soli 15 giorni (la legge nei
casi ordinari prevede 60 giorni). “Si è aperto nel frattempo un
altro spiraglio positivo – afferma il legale, che esprime la sua
soddisfazione - Nel provvedimento emesso ieri pomeriggio il giudice
ha convalidato il trattenimento presso il Cpr non per gli ordinari 60
giorni bensì per soli 15 giorni, finalizzati alla verifica, a mezzo
Dipartimento di Salute mentale, della compatibilità tra le
condizioni di salute di S.M. e il trattenimento dello stesso presso
il Cpr, dando termine al presidio sanitario fino al 20 maggio
prossimo, per trasmettere la relativa documentazione medica”.
Aggiunge il legale: “Si spera finalmente di fare chiarezza su
alcuni aspetti ad oggi non tenuti in considerazione nei rispettivi
giudizi, pur sollecitati dal difensore”.
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UNIVERSITARIO MAROCCHINO TRATTENUTO AL CPR. ATTESA PER LA AUDIZIONE DI OGGI DELLA COMMISSIONE: SI DECIDE SUL RILASCIO DI UN PERMESSO DI SOGGIORNO PER MOTIVI DI SALUTE.
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