La mancanza di numero legale è cronica, l’Ars ancora ostaggio degli assenti


di Sergio Capraro
Approvato oggi a Sala d’Ercole il Rendiconto di gestione dell’Assemblea regionale siciliana per l’anno finanziario 2016.
A nome del collegio dei Questori, il deputato questore Nino Oddo (Pse) ha illustrato il contenuto evidenziando i risparmi realizzati nel corso della legislatura.
“Le cifre – ha detto Oddo – confermano una politica di rigore condotta nel corso dei cinque anni dal collegio dei Questori. In totale dal 2013 al 2017 i tagli complessivi ammontano a 77,8 milioni di euro, dei quali 14,2 riconducibili ai costi della politica e 53,3 ai tagli degli stipendi dei dipendenti”.
“Alla riduzione delle spese vanno aggiunte – specifica Nino Oddo – l’introduzione di norme di trasparenza che rendono decifrabile da tutti la gestione dell’Ars”.

Poi come ormai consuetudine è mancato il numero legale per approvare qualsiasi norma. Una “patologia” cronica che sta colpendo da settimane l’aula facendo andare su tutte le furie il Presidente dell’Ars Giovani Ardizzone, che ha esortato soprattutto la maggioranza a garantire la presenza al fine di approvare inanzitutto le leggi più urgenti, ovvero le disposizioni contabili: rendiconto generale della Regione, assestamento di bilancio e debiti fuori di bilancio. Accanto a queste è altrettanto importante approvare le modifiche al Regolamento interno dell’Ars, in vista della riduzione da 90 a 70 deputati. Conscio di questo Ardizzone oggi era partito proprio dal Regolamento interno ma per due volte è mancato il numero legale, chiesto puntualmente da Giovanni Greco (Pds Mpa) e altri. Le modifiche al regolamento contengono anche l’abolizione del voto segreto (art. 6 del ddl) voluta da Ardizzone che non trova molti consensi a Sala d’Ercole.

Sul tavolo, prima della pausa estiva prevista dal 10 agosto, c’è anche il collegato alla finanziaria, del quale sono stati approvati già diversi articoli e la reintroduzione dell’elezione diretta dei presidenti di Liberi Consorzi e Città Metropolitane. Toto Cordaro (Pid Cp) ha chiesto una conferenza dei capigruppo per ragionare un percorso condiviso e ha chiesto inoltre di invertire l’ordine dei lavori, partendo proprio da collegato ed ex province ma Ardizzone non ha accolto la richiesta.

L’aula è stata così rinviata a martedì 8 agosto alle 12.


Tratto da CronacheParlamentariSiciliane

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