Toni accesi nell’ultima seduta dell’Assemblea Duro botta e risposta Ardizzone-Falcone



di Sergio Capraro

Ultima seduta della sedicesima legislatura all’Ars a 47 giorni dalle elezioni regionali del 5 novembre e la campagna elettorale entrata ormai nel vivo.

Durante la seduta il Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha letto una nota inviata al Presidente della Regione Rosario Crocetta in riferimento alle “numerose richieste di parere pervenute alle competenti Commissioni legislative permanenti dell’Ars”. “Con l’approssimarsi del 5 novembre 2017 (data da Ella fissata per il rinnovo dell’Ars), questa Assemblea regionale, in tutte le sue articolazioni, non può che limitarsi allo svolgimento di quelle attribuzioni relative ad atti necessari e urgenti, dovuti o istituzionalmente indifferibili”. . “Come le è ben noto, infatti – scrive Ardizzone – l’Assemblea regionale siciliana, benchè non ancora formalmente in prorogatio, nell’approssimarsi della data delle elezioni per il suo rinnovo, come autorevolmente sostenuto anche dalla più recente giurisprudenza costituzionale (tra le tante, Corte Cost. sent. n. 68/2010), entra nella fase di cosiddetta ‘prescadenza’. In tale fase essa dispone di poteri attenuati, confacenti alla sua situazione di organo in scadenza, analoga, quanto a intensita’ di poteri, a quella di un organo che opera in regime di prorogatio”. Per questo motivo, Ardizzone ha chiesto a Crocetta “di voler puntualmente esplicitare le ragioni di necessita’, urgenza e indifferibilita’ sottese a ciascuna richiesta di parere, cosi’ da poter consentire la legittima convocazione delle competenti Commissioni per il prescritto parere, nel rispetto delle norme e della giurisprudenza costituzionale”.

Ardizzone ha inoltre annunciato le dimissioni del deputato Nino Dina (Misto), che ha inviato una lettera alla Presidenza dell’Ars. Dina era all’Ars dal 2001 per un totale di quattro legislature.

“La decisione di non candidarmi alle prossime regionali – scrive Dina nella missiva letta da Ardizzone in aula – mi ha indotto a chiudere anzitempo l’ultimo scorcio di questa legislatura, sia perchè la stessa si chiuderà con la seduta del 19 settembre, sia per potere riprendere il percorso professionale di dirigente sanitario interrotto per aspettativa parlamentare. Non e’ a cuor leggero che ho deciso dopo quattro legislature di non cimentarmi nella prossima competizione. Ragioni personali, familiari e di contesto mi hanno convinto di intraprendere un percorso di riflessione che richiede un temporaneo distacco dall’agone diretto. La mia attivita’ politico-parlamentare, forte di una militanza ultratrentennale, e’ stata sempre attenta ai territori e alla gente con al centro la persona umana”.

Eletto nell’Udc, al suo posto subentrerà Tommaso Gargano, bagherese primo dei non eletti nelle liste dell’Udc nelle elezioni regionali del 2012 e che si presenterà alle prossime regionali con Forza Italia.

L’ultima seduta doveva essere “ordinaria amministrazione” ma i toni si sono accesi a seguito delle dichiarazioni del capogruppo di Forza Italia Marco Falcone, che durante i lavori d’aula, ha tenuto una conferenza stampa nella sala stampa di Palazzo dei Normanni. Falcone ha accusato il Presidente dell’Ars di avere compiuto delle forzature nominando oggi i nuovi revisori della Fondazione Federico II e prorogando i direttori di servizio dell’Ars.

Parole che hanno mandato su tutte le furie Ardizzone che giunto in sala stampa ha tuonato: “Querelerò Marco Falcone per la notizia infondata che ha dato. Non ho nominato nessun cognato di Gianpiero D’Alia. Le scuse non bastano. Se l’onorevole Falcone fa riferimento a Giovanni Capillo, revisore dei conti della Fondazione Federico II, Falcone deve sapere che lo stesso e’ stato nominato da Gianfranco Micciche’ dieci anni fa – sottolinea Ardizzone -. Il suo contratto scadeva il 2 ottobre e il sottoscritto non lo ha prorogato. L’etica mi impone di non nominare nessun parente di parlamentare nazionale o regionale, a maggior ragione quando sono vicini alla mia coalizione”.

Negli ultimi minuti d’aula Ardizzone ha chiesto “l’intervento della presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi, affinché verifichi il lungo elenco di impresentabili che ci sono in tutte le liste,...... ”.

“Lascio questo scranno – ha detto infine Ardizzone visibilmente emozionato – con la coscienza a posto”.


tratto da Cronache Parlamentari Siciliane

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