A San Giuseppe Jato Libera ricorda il piccolo Giuseppe Di Matteo con una giornata che celebra il XXII anniversario del suo barbaro omicidio

“Un pezzo per volta si costruisce la memoria” è il titolo della giornata, organizzata giovedì 11 gennaio dal presidio di Libera nella Valle dello Jato in collaborazione con il Comune di San Giuseppe Jato, in occasione del XXII anniversario della morte del piccolo Giuseppe Di Matteo. «Un giorno di morte che si trasforma in un giorno di memoria – scrivono i promotori dell’iniziativa -, un giorno che non lascia spazio all'oblio. Anche quest'anno abbiamo deciso di ricordarlo nel luogo in cui lo hanno ucciso barbaramente negandogli ogni diritto e ogni dignità». Una giornata di confronto e di impegno, che sarà aperta alle 10 nel Giardino Della Memoria, in contrada Giambascio, dai saluti di rito dell’amministrazione comunale locale, dei rappresentanti delle istituzioni presenti, del Presidio di Libera della Valle dello Jato "Giuseppe Di Matteo e Mario Nicosia" e del coordinamento provinciale di Libera. A seguire, gli studenti dell'I.C. Riccobono racconteranno il piccolo Giuseppe Di Matteo. Sarà presente l’attore Martino Lo Cascio. Seguirà la visita del bene, la deposizione di una corona di fiori e la presentazione di un laboratorio espressivo. Alle 13 ci si sposterà nella piazza Falcone e Borsellino di San Giuseppe Jato per affiggere delle mattonelle decorative davanti alla targa deposta in ricordo di Giuseppe Di Matteo. La giornata si concluderà alle 21 nel locale Centro Diurno con la proiezione del film "Sicilian Ghost Story” di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia. Un altro dei momenti in programma, volti a creare aggregazione attorno a un tragico episodio della storia del nostro Paese, che chiama tutti ad assumerci le nostre responsabilità. Ma anche una delle tante significative iniziative che si svolgono verso la “Giornata Nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie”, che Libera organizza il 21 marzo di ogni anno ogni volta in una città diversa. «Sono passati 22 anni, dal vile gesto per mano mafiosa, e tanto è cambiato. Oggi si respira un profumo di libertà – afferma il sindaco del Comune di San Giuseppe Jato, Rosario Agostaro - , ma ancora tanto c'è da fare. La mafia un giorno svanirà, bisogna crederci. Alla fine la legalità sostituirà la cultura del male».

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