Attaguile chiude la campagna elettorale della Lega: “flat tax, piano di investimenti da 22miliardi per il Sud, ponte sullo Stretto”

Ieri a Catania, oggi a Caltagirone. Angelo Attaguile, segretario della Lega in Sicilia, chiude la campagna elettorale invitando i siciliani a votare la Lega, contribuendo alla vittoria del centrodestra e all’indicazione di Matteo Salvini a premier. Attaguile ha illustrato l’intera ricetta salviniana per rilanciare l’Italia e si è soffermato in particolare su due punti del programma che riguardano da vicino la Sicilia: “Il piano da 22 miliardi di euro per le infrastrutture al Sud che Matteo Salvini ha reso noto a Cernobbio, durante il Forum Ambrosetti, testimonia la volontà concreta della Lega di puntare sul Mezzogiorno d’Italia, e sulla Sicilia in particolare, per riportare l’Italia al centro del Mediterraneo. Si tratta –ha spiegato Angelo Attaguile- di un punto cardine del programma economico di governo della Lega, insieme alla flat tax (tassazione unica al 15%), all’energia, al welfare e allo snellimento della burocrazia. Proposte concrete –ha aggiunto Angelo Attaguile- per intercettare i flussi economici che passano dal Canale di Suez. Parliamo di 60milioni di container diretti in Europa che dovrebbero avere come naturale punto di riferimento i porti siciliani e invece ci passano davanti e se ne vanno a Gibilterra e poi a Rotterdam, Amburgo e Anversa dove portano 550 miliardi di economia e milioni di posti di lavoro”.

Un investimento da 22 miliardi di euro che la Lega punta a recuperare dagli introiti derivanti dal ritorno di economia nei porti siciliani. “Come sostiene uno studio del nostro responsabile economico, il prof. Armando Siri – ha dichiarato l’on. Angelo Attaguile- per il rilancio della Sicilia diventa strategico investire sulle nostre infrastrutture così da intercettare questi flussi economici che porterebbero lavoro, economia e sviluppo. Realizzando il corridoio di alta portabilità e i retroporti, dobbiamo rendere vantaggioso sdoganare un container nei nostri porti. In termini di economia, un container sdoganato vale 3.500 euro, uno non sdoganato ne vale 700 euro. Una visione futuristica che il governo Renzi e quello Crocetta non hanno avuto, tanto che nostri porti strategici da gateway (cioè in grado di sdoganare container) sono stati declassati a transhipment (ossia di passaggio per le merci)”.

Angelo Attaguile dopo aver rilanciato il ponte sullo Stretto, “che ho sostenuto in parlamento in tempi non sospetti, mentre qualcuno lo usa solo per la campagna elettorale”, si è soffermato sulla flat tax al 15%: “abbiamo individuato anche le risorse necessarie ad attuare questa rivoluzione fiscale: 7 miliardi di euro di iva dall’incremento dei consumi, 1,5 miliardi di euro dai nuovi occupati che la Flat tax genererà, 20 miliardi di euro dall’emersione della base imponibile, considerato che un fisco giusto, accompagnato da sanzioni severissime per chi evade, spinge a pagare le tasse”.

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