Giornata Internazionale della Lingua Madre: nella sede della LIFE AND LIFE, bene confiscato alla mafia, pomeriggio di video, danza, teatro, arte e cibo


Pieno di vibrazioni e di suggestioni, come quelle che vengono da esperienze nuove e ricche di promesse, è stato l'evento durante il quale, grazie alla LIFE AND LIFE, si è celebrata la "Giornata Internazionale della Lingua Madre", proclamata dalla Conferenza Generale dell’ONU per l’educazione, la scienza e la cultura nel novembre del 1999.
Un pomeriggio che, nella sede confiscata alla mafia in via del Serraglio Vecchio 28 (nei pressi della Stazione Centrale di Palermo), e affidata a questa attivissima Organizzazione Umanitaria Internazionale, ha riunito numerosissimi bengalesi e altrettanti italiani per ricordare tutti insieme il 21 febbraio del 1952, quando numerosi studenti furono uccisi dalla polizia a Dacca, la capitale dell’attuale Bangladesh, mentre manifestavano per il riconoscimento della loro lingua come una delle due lingue nazionali dell’allora Pakistan.

Un’occasione non per fare festa tout court, ma per ricordare, attraverso momenti artistici e culturali, una data veramente drammatica che ha riunito anche quei palermitani desiderosi di vivere una giornata veramente speciale con i bengalesi residenti nel capoluogo siciliano, insieme ai quali la LIFE AND LIFE lavora da sempre. Un pomeriggio aperto dall’inaugurazione dell’opera commemorativa “Shohid Minar”, creata dall’artista bengalese Saidul Islam, al quale è seguita la proiezione di alcuni documentari storici, musicali e multilingue.

“Per noi bengalesi condividere con i palermitani questa data ha un significato molto importante – afferma Arif Hossain, presidente della LIFE AND LIFE –. Il 21 febbraio del ’52 è stata una giornata funesta per la nostra popolazione e vedere che in tanti vogliono conoscere quanto accaduto ci fa felici. Oggi commemoriamo le proteste e i sacrifici compiuti per proteggere il bengalese come lingua nazionale. Grazie al nostro popolo la giornata ha carattere internazionale”.

A dare ancora più contenuto alla manifestazione lo spettacolo di danze orientali “Bangla Folk” caratterizzato dalla leggiadria di giovani ragazze, seguito da una performance teatrale a cura di giovani artisti bengalesi della LIFE and LIFE. A rendere omaggio ai padroni di casa anche le associazioni "Palermo Juboleague" e "Palermo Awamileague".

Grazie, poi, al contributo di tutti i presenti, invitati a portare un libro nella propria lingua madre, si è potuto cominciare a costruire la Biblioteca multietnica della “TumìAmì School”, promossa sempre dalla LIFE and LIFE, spazio in cui conservare un patrimonio letterario multiculturale a disposizione di tutti i fruitori della scuola.

Non poteva, poi, certo mancare, l’aperitivo con cibo italo-bengalese, le cui note speziate e piccanti hanno dato ancora più “sapore” al tutto, fondendo due culture lontane sotto tanti punti di vista ma vicini per ideali e voglia di costruire percorsi virtuosi di conoscenza reciproca.

Inevitabile, dovuto, vivere anche a Palermo questo momento, sentito soprattutto per la voglia di condividere con tanta gioia percorsi umani veramente unici. A contribuire alla riuscita di questa giornata i partner di questa iniziativa: l’Accademia di Sicilia, la cooperativa sociale “Sicilia Isola dei Tesori”, l’associazione culturale “Sicilia Promuove”, l’associazione culturale “Officina Ballarò”, la cooperativa sociale “No Colors” e l’associazione culturale "LiberalArte".

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