CALTANISSETTA, LA UILPA POLIZIA PENITENZIARIA INTERVIENE SULL’AGGRESSIONE VERIFICATASI PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE

CALTANISSETTA, LA UILPA POLIZIA PENITENZIARIA INTERVIENE SULL’AGGRESSIONE VERIFICATASI PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE. IL SEGRETARIO NAZIONALE ARMANDO ALGOZZINO: “DOTAZIONE ORGANICA ERRATA E DA RIVEDERE”. Sul grave episodio verificatosi presso il reparto detenuti Alta Sicurezza della Casa Circondariale di Caltanissetta si registra l’intervento del segretario nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Penitenziari Armando Algozzino. “Un episodio che racconta, ancora una volta, l’ennesima vile aggressione nei confronti della Polizia Penitenziaria – dichiara il segretario – e che sollecita riflessioni urgenti e soluzioni altrettanto rapide”. Secondo la ricostruzione fornita dagli agenti, sabato scorso un detenuto di origine campane ha aggredito, con estrema violenza e senza alcuna motivazione, un poliziotto penitenziario con un pugno al viso; ferito anche il comandante di Reparto intervenuto per riportare l’ordine e la disciplina nel padiglione. Entrambi sono stati portati in Ospedale da un’ambulanza. Il fatto si è verificato nel momento in cui i detenuti erano stati condotti fuori dalle celle per fruire dei passeggi. L’autore dell’aggressione, che nelle ore precedenti aveva ricevuto comunicazione dell’avvio di un procedimento disciplinare a suo carico per altri episodi che lo vedevano coinvolto, avrebbe reagito in maniera scomposta dopo avere chiesto di parlare immediatamente con un ispettore, non presente a causa della mancanza di personale con tale ruolo. Una sorta di “vendetta”. “Da tempo ormai – si legge in una nota del segretario Algozzino e del coordinatore provinciale della UILPA Polizia Penitenziaria di Caltanissetta Carmelo Arcarisi - denunciamo, congiuntamente ad altre sigle sindacali, la grave situazione in atto presso l’Istituto di Caltanissetta, determinata dalla forte carenza di personale”. Secondo la UILPA Polizia Penitenziaria, infatti, la dotazione organica prevista è totalmente errata e pertanto “occorre che i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria la rivedano e la correggano”. “Se ciò non avverrà – concludono Algozzino e Arcarisi augurando pronta guarigione ai poliziotti penitenziari feriti, ai quali manifestano piena solidarietà – le conseguenze saranno nefaste”.

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