Trapani, inchiesta sulla loggia massonica.Cascio lascia i domiciliari.Probabile scarcerazione per gli altri indagati

 Il tribunale del riesame ha revocato le misure cautelari, dei domiciliari, per Francesco Cascio, l’ex presidente dell’ Assemblea regionale siciliana,accusato di peculato, e anche un altro degli indagati dell'inchiesta "Artemisia" della Procura di Trapani, appunto Di Giorgio, medico palermitano che faceva parte delle commissioni per il riconoscimento delle invalidità. Nell’inchiesta che aveva portato agli arresti di ben 27 persone c’era anche l’ex deputato regionale Giovanni Lo Sciuto, la sua posizione e quella di altri potrebbe essere ribaltata dopo la dichiarazione di un difetto di comprtenza territoriale che ha fatto si che il fascicolo da Trapani giungesse a Palermo. Il reato più grave commesso da Lo Sciuto sarebbe il peculato cje sarebbe avvenuto durante la stipula di un contratto con la moglie di un suo presunto elettore, a Marsala o a Palermo. Ecco perché è stato dichiarato il difetto di competenza in capo al giudice trapanese.


Intanto la procura di Trapani ha fatto sapere che presenterà  il ricorso per Cassazione per quel che riguarda la posizione di Cascio. Nella vicenda rimangono ancora indagati e  restano comunque sotto inchiesta, le intercettazioni hanno svelato un sistema di favori che ruotava attorno a Lo Sciuto, accusato di essere stato interessato soltanto a potenziare il suo bacino elettorale attraverso raccomandazioni per ottenere pensioni di invalidità. Cascio, invece, risponde solo di un’ipotesi di favoreggiamento, secondo la procura di Trapani avrebbe soffiato la notizia dell’indagine a Lo Sciuto, notizia arrivata dall’allora segretario del ministro dell’Interno Angelino Alfano, Giovannantonio Macchiarola, indagato pure lui. Ieri, la decisione del collegio del Riesame presieduto da Antonella Pappalardo. Cascio era assistito dagli avvocati Enrico Sanseverino, Roberto Mangano e Vincenzo Maria Giacona.

Nessun commento:

Posta un commento