False diete in uno studio di Cruillas, scattano 12 denunce e un sequestro preventivo da 135mila euro

di Ambra Drago
Sequestro preventivo di 135 mila euro e 12 persone indagate coinvolte nell'operazione "Light Diet" del 2018 che aveva portato alla scoperta di uno studio professionale abusivo di dietetica e nutrizione nel quartiere di Cruillas.In quell'occasione i finanzieri sequestrarono la trattura chiamata " “Tra Sole e Luna – Amici della natura”, gestita da una messinese, oggi è scattato un altro provvedimento.
Le indagini avrebbero messo in luce un "vincolo associativo stabile", che perdurava dal 2013, tra la titolare, i figli e nove collaboratrici finalizzato alla commissione dei reati di truffa e di esercizio abusivo della professione di dietologo/ nutrizionista/ dietista.Dietro il pagamento di una cifra di 50 euro, apparentemente come quota associativa, i “pazienti”, dopo una preliminare visita, ricevevano veri e propri piani alimentari, calibrati sulle singole esigenze.
Gli ignari pazienti venivano, inoltre, convinti ad abbinare alla dieta l’assunzione di integratori alimentari di origine americana, venduti dagli indagati mediante il noto sistema del multi-level marketing.

Alcuni pazienti hanno dichiarato di essere stati indotti addirittura a sostituire farmaci loro prescritti con gli integratori proposti dagli indagati.A fronte di un elevato rischio di aggravamento delle conseguenze dei reati contestati ed in relazione ad una pronosticabile irrecuperabilità dei proventi ottenuti, l’A.G. procedente ha emesso un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, disponendo il vincolo cautelare reale per l’importo complessivo di 135 mila euro, quale profitto derivante sia dalle quote associative sia dalla vendita degli integratori.

Sono stati identificati sottolineano dal comando provinciale della finanza di Palermo circa 1.090 “pazienti”, di cui 55 minorenni, che si sarebbero affidati alle prescrizioni alimentari dei diversi collaboratori. Alcuni hanno effettuato una querela, ritenendosi truffati per essere stati convinti che G.A. e le sue collaboratrici fossero in realtà professioniste del settore regolarmente abilitate.

Il provvedimento di oggi è stato eseguito dai finanzieri del Gruppo Tutela Spesa pubblica del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo

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