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L'Instituto Cervantes di Palermo organizza la tavola rotonda on line “L'arte che ci aiuta a sopravvivere”

Attività collaterale alla mostra "NEEV - Non è esotico, è vitale" della fotografa spagnola Begoña Zubero. Come attività collaterale alla mostra "NEEV - Non è esotico, è vitale" della fotografa spagnola Begoña Zubero, esposta presso la sede di Palazzo Sant'Elia a Palermo dal 9 giugno al 31 luglio, e organizzata con il supporto della Consejería de Cultura dell’Ambasciata di Spagna in Italia, l'Istituto Cervantes de Palermo organizza, giovedì 2 luglio alle ore 17:00 sulla piattaforma ZOOM, questa tavola rotonda online in cui si parlerà della mostra, con una riflessione sulla cultura, le trasformazioni sociali e il potere salvifico dell'arte. Intervengono la fotografa Begoña Zubero e la curatrice della mostra Maria Désirée Vacirca. La conferenza sarà realizzata tramite la piattaforma Zoom, in lingua spagnola e italiana. Tutti coloro che desiderano accedere alla conferenza dovranno scrivere entro le ore 12:00 di giorno 2 luglio a: cultpal@cervantes.es per ricevere link e password. Begoña Zubero (Bilbao, 1962) si è formata come fotografa a Madrid e New York. Nel corso della sua carriera si è mossa tra diversi generi, dalla fotografia realista degli spazi urbani e le nature morte, alla sperimentazione dell’astrazione della fotografia soggettiva, sviluppando così una fotografia dall’impeccabile fattura tecnica, formale ed estetica.
Attratta dall’architettura del potere dei regimi totalitari europei del XX secolo, è arrivata a Roma nel 2002, punto di partenza del suo progetto Existenz che l’ha portata a Berlino, Varsavia, nei campi di concentramento di Auschwitz, Birkenau e Majdanek, Mosca ed Erevan. Nel 2012 è tornata a Roma, come residente presso la Real Academia de España, dove ha continuato la sua esplorazione sull’importanza dell’idea della memoria, partendo dall’uso ideologico degli spazi architettonici ed urbani. Insieme all’architetto Ignacio González Galán ha partecipato alla XIV Biennale di Venezia di architettura , curata da Rem Koolhaas, con il progetto Cinecittà Occupata all’interno della sezione Monditalia nell’Arsenale della mostra. La sua ultima mostra en Italia , “La cultura è capitale” e stata realizzata nell’ambito della Capitale della Cultura, Matera nel 2019, nell ’Hipogeo Motta. Attualmente, dopo una residenza di due mesi in Iraq, lavora ai progetti lì realizzati tra cui M/D (Mosul Demolición). La sua opera è inserita in diverse collezioni tra le quali: Collezione Fondazione MAXXI (Roma), Colección Circa XX-­‐Pilar Citoler (Madrid), Colección Sánchez-Ubiría (Madrid), Fundación Botín (Santander), Colección Iberdrola (Bilbao), Photomuseum (Zarauz), Fundación Museo Artium (Vitoria), la Fundación Bilbao Arte, Colección Gobierno Vasco, Fundación Ordóñez Falco (San Sebastián), Colección de la Academia de España en Roma. Colección MUSAC (Leon). Tra le borse di studio ed i premi ricevuti vanno segnalati tra gli altri, il Premio internacional de Fotografía Pilar Citoler, la borsa di studio di arti plastiche della Fundación Botín, e la borsa dell’ Academia de España a Roma. Maria Désirée Vacirca. Architetto museografo, Ph. D., docente di Museografia presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, già docente di Museologia e Museografia presso il Corso di Laurea in Beni Archeologici dell’Università di Palermo. Ha al suo attivo una ben nota produzione scientifica sulla museografia archeologica. Tra i suoi saggi: Dalla Periegesi di Pausania alla moderna museografia. Sites-museums in Grecia; L'idea di museo, (coll. M.C. Ruggieri); Vocazione pedagogica delle rovine: ricostruzione reale e riconfigurazione ideale e idealizzata ad Augusta Raurica; Il caso anomalo del Musée Romain de Nyon; I greci non sono come gli altri; Delphi: dall’omphalos cosmico al Museo Archeologico; Il sito e il Museo Archeologico di Epidauro: un racconto museale capovolto; The metro-museums: da non-luoghi a exhibits archeologici; Un museo diffuso underground; Progetto museologico del complesso monumentale “Guglielmo II” a Monreale: proposta progettuale, Museo sturziano a Caltagirone: progetto di allestimento museografico; Multi-contextuality” of the archaeological find: from exhibition design to museum education. Ha partecipato con interventi propri a vari convegni internazionali su tematiche museografiche, tra i quali: “Workshop di Palestrina. La città e il Tempio”; “Masters in Museografia, Architettura e Archeologia dell’Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia”.

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