Camperisti fulltimers

di Giuseppe La Manna

I fulltimers sono coloro che utilizzano un camper come casa e come mezzo di lavoro. Non hanno un lavoro fisso, ma vivono spostandosi da un luogo all’altro. Sono persone che decidono di vendere tutto e di andare a vivere in un camper. Molti sono pensionati, ma ci sono anche giovani famiglie con figli. Tra i fulltimers ci sono persone che lavorano esclusivamente al computer, ma anche architetti, consulenti, progettisti, operatori video, ecc. Gli ultimi modelli di camper sono delle vere e proprie case viaggianti. Cucina, toilette con doccia ed acqua calda, frigorifero, riscaldamento a gas o a gasolio, pannelli solari per ricaricare le batterie, ecc. Ci sono poi i Fulltimers meno estremi, che per il loro giro del mondo in camper decidono di appoggiarsi ad una struttura, a un camping permanente, dove restano per parecchi mesi per poi cambiare località quando ne sentono la necessità.
Il vantaggio di stare in un camping è che si può trasferire il proprio indirizzo presso il camping per ricevere la posta, si utilizzano docce e toilette della struttura. I fulltimers estremi invece, quelli che fanno campeggio libero, devono lasciare il proprio indirizzo presso un familiare oppure devono acquisire lo status di “No Permanent Address” o in italiano “Senza Fissa Dimora”. La prima cosa da fare per iniziare il giro del mondo in camper e diventare un Fulltimer è quello di liberarsi da tutti i beni materiali. Ma non è facile.

Alcuni Fulltimers dichiarano addirittura di non riuscire più a vivere in una casa piena di oggetti. Liberati dalla schiavitù del materialismo, non si riesce più a tornare indietro e si ha una sensazione di libertà immensa. Chi non riesce proprio a liberarsi di tutto affitta un garage per pochi euro al mese per metterci tutte le sue cose, oppure le lascia a familiari o amici. Il fenomeno è in crescita e ha già trovato molti seguaci anche in Italia. Ma come fanno a vivere i fulltimers? Alcuni sono pensionati altri sono tecnologici o artigianali. Lavorano con il computer portatile e si collegano a Internet con il cellulare come hotspot. C’è chi fa l’artista di strada (giocolieri, cantanti, mangiafuoco…), c’è chi fa i mercatini, chi fa l’artigiano, chi vive con lavoretti stagionali. Lasciare tutto e vivere in un camper. Per molti potrebbe essere un sogno, per altri, invece, una filosofia di vita. Sono persone che hanno scelto liberamente di lasciare la casa, la famiglia e a volte anche il lavoro per riprendere in mano la propria vita, trasferendosi su un mezzo a quattro ruote immersi nella natura. Non si tratta né di senza fissa dimora né di semplici camperisti, loro stessi si definiscono "nomadi felici". Negli Stati Uniti è un fenomeno ormai consolidato, in Europa un fenomeno in continua espansione. Molti fulltimers raccontano la loro vita sui canali Youtube e su Facebook, la maggior parte di loro sono riuniti in un gruppo che ad oggi conta circa duemila iscritti. Vale la pena seguirli e ascoltare le loro esperienze di vita per renderci conto che vivere è un arte e per essere felici dobbiamo andare dove ci porta il cuore.



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