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Calcio Palermo: esonerato l’ allenatore Boscaglia. Il Presidente Mirri inaugura il taglio delle teste

di Giancarlo Drago
“Mai come Zamparini. Gli allenatori non si cambiano appena le cose vanno male, ma si giudicano a fine percorso”.Così, più o meno, i proclami della famiglia Mirri subentrata nella proprietà del Club di via del Fante. Con soci tendenti alla fuga e acquirenti più o meno misteriosi, il volenteroso Dario si é ritrovato a gestire una società economicamente non proprio in salute e impegnata in un calcio che, anche se non ai massimi livelli, necessita oggi di mezzi economici adeguati, dirigenti competenti e una struttura organizzata. La deriva di società come Catania e Trapani lo conferma. Il buon Dario vanta come titoli di competenza una lontana parentela con Renzo Barbera, patron generoso e appassionato di un Palermo che militava in un calcio di altri tempi. Ma forse non basta.E così il progetto biennale affidato all’allenatore gelese si interrompe bruscamente dopo una nuova sconfitta. Secco comunicato notturno, squadra in ritiro e affidata al vice Giacomo Filippi. In attesa di trovare un altro mago della panchina, che costi poco, senza magari avere qualche dubbio sulla qualità della rosa di giocatori messa a disposizione. Proprio come fanno i grandi presidenti del calcio maggiore, da De Laurentis a Ferrero.   

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