Mancata approvazione Piano Triennale delle Opere pubbliche 2020/2022. Assessore Prestigiacomo scrive al presidente del Consiglio comunale

L'assessore alla Rigenerazione urbana e ai Lavori pubblici, Maria Prestigiacomo, ha inviato una nota indirizzata al presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando, e per conoscenza al sindaco, al capo di gabinetto e al segretario generale, in relazione alla mancata approvazione del Piano Triennale delle Opere pubbliche 2020/2022 e dell'elenco annuale 2020, da parte del Consiglio comunale. "L'adozione degli atti di programmazione - scrive l'assessore Prestigiacomo - è necessaria affinchè si possa procedere all'affidamento dei contratti pubblici. Tuttavia, la situazione di stallo determinata dalla mancata approvazione ad oggi del sopra citato atto di programmazione, ha di fatto impedito la predisposizione e l'aggiornamento dello schema del programma Triennale delle OO.PP. 2021-2023 per la successiva adozione da parte della Giunta. L'Amministrazione - continua la nota - nell'ipotesi in cui fosse approvato il Programma Triennale 20/22 dovrebbe riproporre nel nuovo elenco annuale 2021 del Piano Triennale delle OO.PP 2021/2023 i lavori per i quali non è stata avviata la procedura di affidamento nell'anno 2020, che sono finanziati non soltanto con risorse dell'Amministrazione, ma soprattutto con risorse a valere sui fondi statali e comunitari. "La mancata approvazione dell'atto, infatti - spiega l'assessore - impedisce all'Amministrazione di potere ricorrere alle modifiche normative fatte da Regione e Stato che consentono agli Enti Locali, in esercizio provvisorio, variazione dei bilanci per non disperdere le risorse statali e comunitarie. La situazione di stallo, quindi, esporrebbe l'Amministrazione - aggiunge - a rischio di perdita dei finanziamenti Statali e Comunitari, relativi ad alcune opere, come l'efficientamento della rete di pubblica illuminazione della città, i lavori per le nuove linee tranviarie e quelle per adeguamento e ristrutturazione di alcuni asili nido". "Lasciarsi sfuggire la possibilità di fare ricorso alle disposizioni normative per l'affidamento delle suindicate opere - conclude l'assessore - non solo potrebbe configurare un danno erariale per la perdita dei finanziamenti, ma rischia di provocare un duplice danno alla città perché non partendo i lavori, neanche i lavoratori possono trovare ristoro".

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