Sergio Mattarella rieletto Presidente della Repubblica con 759 voti. Il più eletto nella storia dopo Pertini

Presidente Mattarella a Palermo
Foto di Ambra Drago
di Ambra Drago
Dopo Napolitano, anche Sergio Mattarella sale per la seconda volta al Quirinale per un altro settennato. Sul suo nome c'è stata la convergenza di tutti i gruppi che sostengono il Governo Draghi a eccezione quindi di Fratelli d'Italia con la sua leader Giorgia Meloni.
Dopo sei giorni e otto votazioni il risultato di conferma la tenuta della maggioranza che tranne i soliti voti dispersi e quelli dati a Nordio da Fratelli d'Italia sono andati tutti al Presidente uscente.Sergio Mattarella è nato a Palermo il 23 luglio 1941, la sua formazione è avvenuta a Roma, dove la famiglia si era trasferita al seguito del padre, Bernardo, uomo politico democristiano, più volte ministro negli anni Cinquanta e Sessanta. Nella capitale Mattarella frequenta il San Leone Magno, nella sede di via Montebello, e si laurea alla Sapienza in giurisprudenza. Poi a Palermo diventa docente di Diritto costituzionale.
Professore universitario, entra ufficialmente in politica a seguito della tragica morte del fratello Piersanti, Presidente della Regione Siciliana, ucciso nella sua auto il 6 gennaio 1980 davanti la propria abitazione da un killer rimasto sconosciuto. Per l’omicidio sono stati condannati gli uomini della cupola mafiosa, tra cui Totò Riina e Bernardo Provenzano. Sergio Mattarella viene eletto con la Democrazia cristiana (corrente morotea) alla Camera per la prima volta nel 1983 e viene confermato nelle legislature successive fino al 2008.Il suo primo incarico di Governo arriva nel 1987 (ministro dei Rapporti con il Parlamento nel governo Goria e nel governo De Mita). Due anni dopo, diventa ministro della Pubblica istruzione ma si dimette l'anno successivo insieme agli altri ministri della sinistra Dc per protestare contro l’approvazione della legge Mammì sulle emittenze televisive. È vicepresidente del Consiglio del primo governo D’Alema (1998-99) e ministro della Difesa del secondo governo D’Alema e del governo Amato (2000-01). Durante viene abolito il servizio militare obbligatorio. Nel 2011 è nominato, dal Parlamento giudice della Corte costituzionale. Il 31 gennaio 2015 viene eletto dodicesimo presidente della Repubblica con la maggioranza assoluta, 665 voti su 995 dei votanti. Nella nuova elezione riceve 759 voti su 983 votanti, risultando il secondo Presidente della Repubblica più votato dopo Pertini.

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