Messina Denaro al gip : "Non fui io ma Giovanni Brusca a far uccidere il piccolo Di Matteo"

Messina Denaro  catturato il 16 gennaio, rispondendo alle domande del gip Montalto avrebbe ammesso il sequestro ma non l'orrore di avere deciso la soppressione del piccolo Giuseppe Di Matteo, strangolato l'11 gennaio 1996 ( dopo due anni di prigionia) per vendetta nei confronti del padre collaboratore di giustizia. Davanti al gip Alfredo Montalto, che lo interrogava, il boss ha scaricato tutto su Giovanni Brusca, da poco liberato dopo 25 anni di carcere. Fu lui, ha detto a dare l'ordine.

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