La Convention di Forza Italia abbraccia Cancelleri e allontana l’ombra di un Micciché già da dimenticare

di Giancarlo Drago
E’ stata una Convention di Forza Italia come se ne sono viste tante fino a quella della presentazione di Renato Schifani come candidato unico del centrodestra alla presidenza della Regione.
Eppure, aldilà delle previste relazioni sui sei mesi di attività del Governo, c’ erano due novità non da poco, solo qualche mese fa impensabili. La prima era l’ assenza, sia pure prevedibile, di Gianfranco Micciché. Uomo simbolo di Forza Italia in Sicilia sin dalla nascita, il politico siciliano da sempre più legato personalmente al “cavaliere” e ancora oggi, anche se fuori dal Gruppo parlamentare, iscritto al partito.Ma Micciché, logorato da incomprensioni e ripicche, deluso da ingratitudini e tradimenti, non se l’è sentita di presenziare come un qualsiasi forzista, lui animatore entusiasta ed esuberante di ogni Convention passata. E tutti i presenti hanno cercato di rimuoverne l’ ombra incombente.

L’altra novità è stata l’inedita presenza tra le fila dei big del partito “azzurro” di Giancarlo Cancelleri, ex 5 stelle , già candidato alla presidenza della Regione e vice presidente dell’Ars, già vice Ministro e sottosegretario .

Trombato dal suo partito che non lo ha voluto più ricandidare – come da decisione sui due mandati, condivisa anche da lui sin dall’ origine - ora Cancelleri, in carca di collocazione, si è presentato baldanzoso ma non contrito, fra quegli avversari a cui non aveva mai risparmiato critiche e veleni.

E nella Convention azzurra non si è sottratto: “Non rinnego assolutamente nulla, credo di avere lavorato in questi dieci anni per la Sicilia, anche quando ero a Roma. Perché dovrei rinnegare quel lavoro e quei sacrifici ? Non rinnego neanche la mia militanza nel M5s e l’avere creato un movimento che ha fatto parte della storia democratica di questo Paese ma che oggi non mi appartiene più – ha proseguito - aderisco a Forza Italia e sono contento di avere avuto una cerimonia di benvenuto con le parole del presidente Schifani.”

Non sappiamo quanti voti e rancori potrà portare Cancelleri alla causa forzista e quanti rimpianti possano esserci per l’ ex leader massimo Micciché. Ma oggi tutto questo, in politica, sembra non avere più molta importanza.

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