Confisca da un milione di euro a Giuseppe Sansone, ritenuti vicino a Riina. "Avrebbe continuato a gestire l'impresa intestata al figlio"

Confisca di beni a Giuseppe Sansone di 74 anni. La misura è stata eseguita dall'Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della divisione Anticrimine della Questura di Palermo e ha riguardato l’intero compendio di una azienda edile, di proprietà del figlio, ubicata nel comune di Palermo in zona Uditore, comprensiva di diversi rapporti finanziari e 6 autovetture per un valore di circa 1 milione di euro, applicando al proposto la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno, per anni quattro e mesi sei, misure richieste nella proposta congiunta del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo e del Questore di Palermo Calvino  già scaturite nel sequestro precedentemente eseguito dalla Polizia di Stato.
La caratura criminale di Sansone  in atto detenuto, in qualità di esponente di spicco della famiglia mafiosa di “Uditore”, storicamente inserita nel mandamento mafioso di “Passo di Rigano – Boccadifalco”, emerge sin dagli anni novanta, allorquando lo stesso è stato destinatario della sentenza irrevocabile di condanna per il reato di associazione di stampo mafioso."In particolare, sottolineano nella nota della Questura,  si rileva il suo ruolo di soggetto stabilmente inserito nel sistema di spartizione degli appalti dell’organizzazione mafiosa Cosa nostra, nonchè di uomo di fiducia del boss Salvatore Riina per il quale si è messo a disposizione durante la sua latitanza anche come autista.
Infatti, in seguito alla cattura del boss di Cosa nostra Salvatore Riina, avvenuta nel 1993, durante la perquisizione effettuata all’interno dell’abitazione presso la quale lo stesso ha trascorso l’ultimo periodo di latitanza, sono stati ritrovati appunti manoscritti con riferimenti anche ad altri membri della famiglia di Sansone.

L’indiscussa pericolosità di Giuseppe Sansone è stata sancita negli anni ‘90 anche dal decreto di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno per 4 anni, nonché della confisca di beni, emessa anche nei confronti del fratello, essendo stato riconosciuto come l’attività imprenditoriale dei due fratelli fosse funzionalmente collegata a manifestazioni di condizionamento mafioso per l’aggiudicazione dei pubblici appalti.

Il ruolo suo operativo emerge dalle indagini passate come da quelle recenti, a testimonianza della sua influenza imprenditoriale esercitata con continuità dagli anni ‘80/’90 fino ad oggi, caratterizzata dall’utilizzo della forza intimidatrice esercitata da cosa nostra nel campo degli affari in special modo nel campo dell’edilizia.

Infatti, in ultimo, la figura criminale di Sansone è emersa in seguito alle indagini confluite nell’ordinanza di custodia cautelare penale eseguita nel luglio 2019 dalla locale Squadra Mobile nell’ambito dell’operazione “New Connection”, nei suoi confronti nonché di altri esponenti del mandamento mafioso di Passo di Rigano – Boccadifalco.

Per i fatti oggetto delle suddette indagini S.G. è stato condannato in primo grado alla pena di anni 11 e mesi 8 di reclusione in quanto riconosciuto colpevole per i reati di intestazione fittizia e di associazione di stampo mafioso per aver fatto parte della famiglia mafiosa dell’Uditore, nonché per aver partecipato a numerosi incontri con esponenti di rilievo di cosa nostra appartenenti anche ad altre famiglie.

"In particolare la Società confiscata sottolineano dalla Questura, costituita nel 2006 da Giuseppe Sansone unitamente alla coniuge, nel 2008 è stata trasferita al figlio, nonostante lo stesso non disponesse dei redditi sufficienti per fare fronte all’investimento necessario per l’acquisto delle quote della società stessa. Inoltre, ulteriori indagini hanno consentito di accertare che, anche dopo la cessione dell’azienda, la gestione di fatto della stessa è rimasta pienamente in capo a al padre il quale avrebbe continuato, infatti, ad occuparsi di procacciare lavori alla società, di decidere in ordine all’acquisto dei beni strumentali e all’assunzione degli operai, nonché di curare i rapporti con i clienti ed i fornitori".

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