33 anni fa la Strage di via D'Amelio. Traina:" Ancora senza una verità". Proiettato un docufilm del progetto " I ragazzi delle Scorte" su Li Muli

di Ambra Drago
La parola ricorrente in questo trentratreesimo anniversario della Strage di via D'Amelio è verità. È quella che desidera Luciano Traina, fratello di Claudio rimasto ucciso quella domenica insieme al giudice Borsellino e ai poliziotto Walter Eddie Cosina, Agostino Catalano, Emanuela Loi e Vincenzo Fabio Li Muli. La giornata di memoria si è aperta con la deposizione della corona all' Ufficio Scorte della Caserma Lungaro alla presenza del ministro dell' Interno Matteo Piantedosi che ha ribadito come sia importante la memoria anche dal punto di vista pedagogico e formativo per chi è chiamato a rappresentare lo Stato e del Capo della Polizia Vittorio Pisani. Alla giornata ha preso parte anche la presidente nazionale della commissione antimafia Chiara Colosimo e il Direttore Centrale Anticrimine il prefetto Alessandro Giuliano (tra pochi giorni, il 21 luglio sarà ricordato l' omicidio del Capo della Mobile Giorgio Boris Giuliano).Presente anche Manfredi Borsellino, Antonio Vullo sopravvissuto alla Strage) e i familiari di Agostino Catalano e Vincenzo Fabio Li Muli a cui il regista Mauro Parissone ha dedicato un docufilm rientrante nel progetto " I ragazzi delle Scorte". 
Tanta commozione dei presenti e delle autorità civili e militari. Infine è stata celebrata una messa in ricordo delle vittime.

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