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Agricoltura, liberi professionisti esclusi dai Caa. Foti (Attiva Sicilia): “Rivedere la convenzione di Agea”

Scongiurare l’esclusione dei liberi professionisti dai centri di assistenza agricola e per questo il governo regionale deve avviare al più presto un’interlocuzione con il Ministero chiedendo la modifica della convenzione tra Agea e i Caa, sospendendo intanto la disposizione che prevede questa espulsione. È quanto chiede il gruppo all’Ars di Attiva Sicilia con una mozione rivolta al governo regionale e in particolare l’assessore all’Agricoltura. Agea, principale soggetto erogatore di contributi pubblici al sistema delle imprese agricole, infatti, ha presentato una convenzione per il 2020 che prevede che entro l’anno tutti gli operatori dei Caa, così come coloro che accedono ai sistemi informativi di Agea, dovessero obbligatoriamente essere lavoratori dipendenti dei Caa o delle società con esso convenzionate, escludendo di fatto tutti i liberi professionisti che collaborano con i centri. “Una decisione – spiega Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e componente di Attiva Sicilia – che rischia di provocare gravi conseguenze al settore.
Si pensi alle misure di incentivo all’insediamento di giovani in agricoltura attraverso i fondi del Psr che spesso vengono proprio seguite dai liberi professionisti: una loro esclusione avrebbe l’effetto di produrre ritardi e perdita di chance per le imprese agricole siciliane. Senza considerare il grave danno che si farebbe in termini di opportunità lavorative proprio per gli iscritti agli ordini professionali. Ecco perché occorre intervenire e con celerità prima che la nuova convenzione produca i suoi effetti”. Agea, infatti, ha imposto intanto la firma alla nuova Convenzione per il 2020, nel frattempo diventata valevole anche per il 2021, confermando l’esclusione dei liberi professionisti iscritti agli ordini professionali che avverrà entro il 31 marzo 2021 per almeno la metà dei soggetti e completarsi definitivamente entro il 30 settembre dello stesso anno.

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