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Caccamo, corpo della 17enne in un burrone. Il fidanzato fa ritrovare il cadavere ma nessuna confessione

di Ambra Drago
Il corpo di una ragazza di 17 anni, Roberta Siragusa è stato rinvenuto all'interno di un burrone nella zona di Monte San Calogero, a pochi chilometri da Caccamo in provincia di Palermo. A fare ritrovare il cadavere semi carbonizzato, il fidanzato, Pietro Morreale, 19 anni che questa mattina si è presentato nella caserma di Termini Imerese accompagnato dal padre e dall'avvocato. Da li avrebbe dato indicazioni per portare sul posto gli investigatori. Poi dopo diverse ore la svolta. All'uscita dalla caserma di Termini Imerese il legale del giovane, Giuseppe Di Cesare all'Ansa dice: "Ha fatto dichiarazioni confuse e contraddittorie.Il mio assistito non ha confessato, nè ai carabinieri nè al Pm. Non c'è al momento alcun provvedimento nei suoi confronti, perchè io avrei dovuto saperlo".
Intanto sotto il profilo delle indagini secondo fonti investigative i genitori della ragazza avrebbero già nella giornata di ieri segnalato la scomparsa della figlia, sul caso si era già infatti attivata la Procura dei minorenni di Palermo, poi stamattina qualcosa si è mosso. Morreale avrebbe prima chiamato gli investigatori per poi alle ore 9,30 recarsi in caserma. 
La coppia era molto conosciuta in paese che si è svegliato questa domenica mattina pieno di dolore e tra l'incredulità dei suoi abitanti.
Fra tutti il primo cittadino, il sindaco Nicasio Di Cola: "Sono stato a casa della ragazza trovata nel burrone, ho incontrato i genitori. Per la nostra comunità è un giorno tristissimo. Questa notizia ha sconvolto tutti. Conosco entrambe le famiglie. Sono tutte e due dedite al lavoro e i genitori hanno sacrificato tutta la loro vita per far crescere in modo onesto e leale i loro figli”. Il primo cittadino racconta che i due fidanzati erano insieme ieri sera: “So che si trovavano insieme ad altri amici. Poi non si capisce come possa essersi scatenata questa inspiegabile e assurda tragedia. Roberta Siragusa non sarà dimenticata a Caccamo - prosegue Nicasio Di Cola - e il 24 gennaio resterà una data tristissima per la nostra cittadina. Avevamo cercato di fare tanto sul tema della violenza nei confronti delle donne, a Caccamo è nata anche un’associazione che si occupa di prevenzione della violenza di genere. E' stata pure installata una panchina rossa davanti alla villa comunale, come simbolo del sangue versato. Ora, siamo tutti sconvolti”. Intanto in queste ore gli investigatori stanno continuando a ascoltare alcuni testimoni. Si tratterebbe di persone che avrebbero partecipato, insieme ai due fidanzati, alla festa in una villetta nella zona di Monte San Calogero, a poca distanza dal luogo dove è avvenuto il ritrovamento del cadavere di Roberta Siragusa. I testimoni avrebbero parlato di un litigio tra Pietro e Roberta, che si sarebbero allontanati dalla villa intorno a mezzanotte. I carabinieri stanno anche visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza del paese per accertare se Morreale sia andato a rifornirsi di benzina presso un distributore di carburante durante la notte.

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