Dobbiamo dire grazie al coraggio e all’impegno di tanti professionisti – giornalisti, cineoperatori, montatori, registi che spesso lavorano correndo grandi rischi – se oggi conosciamo, ad esempio, la condizione difficile delle minoranze perseguitate in varie parti del mondo; se molti soprusi e ingiustizie contro i poveri e contro il creato sono stati denunciati; se tante guerre dimenticate sono state raccontate. Sarebbe una perdita non solo per l’informazione, ma per tutta la società e per la democrazia se queste voci venissero meno: un impoverimento per la nostra umanità”. La giornata mondiale è stata anche l’occasione per produrre dei testi brevi legati a temi di attualità, più gestibili dai media e più leggibili da parte del pubblico in quanto non erano grandi volumi. Il tema annunciato il 29 settembre dell’anno precedente (festa dell’arcangelo Gabriele); il testo vero e proprio è diffuso il 24 gennaio, giorno in cui i giornalisti cattolici si incontrano per celebrare la festa del loro patrono S. Francesco di Sales; la giornata vera e propria è celebrata quasi ovunque la domenica che precede la Pentecoste. La Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali venne celebrata per la prima volta il 7 maggio 1967 quando Paolo VI scelse la giornata di domenica mentre l’Ascensione si celebrava il giovedì precedente. Il messaggio di Papa Francesco per la 55esima giornata mondiale delle comunicazioni sociali: “La parola è efficace solo se si ‘vede’, solo se ti coinvolge in un’esperienza, in un dialogo. Per questo motivo il ‘vieni e vedi’ era ed è essenziale”. “Pensiamo a quanta eloquenza vuota abbonda anche nel nostro tempo, in ogni ambito della vita pubblica, nel commercio come nella politica”, prosegue Francesco: “Tutti gli strumenti sono importanti, e quel grande comunicatore che si chiamava Paolo di Tarso si sarebbe certamente servito della posta elettronica e dei messaggi social; ma furono la sua fede, la sua speranza e la sua carità a impressionare i contemporanei che lo sentirono predicare ed ebbero la fortuna di passare del tempo con lui, di vederlo durante un’assemblea o in un colloquio individuale”. “Da più di duemila anni è una catena di incontri a comunicare il fascino dell’avventura cristiana. La sfida che ci attende è dunque quella di comunicare incontrando le persone dove e come sono”, conclude il Santo Padre.
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La chiamata a “venire e vedere”: messaggio di Papa Francesco per la 55.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali
Il tema scelto per la 55 esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali del 24 Gennaio 2021 è stato scelto da Papa Francesco Bergoglio , Comunicare incontrando le persone come e dove sono “vieni e vedi” (GV 1,46): Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Papa Francesco Bergoglio manda un messaggio molto importante, comunicare con le persone come e dove sono, mettendo in guardia dal rischio di un’informazione medesima e non raccontare la pandemia solo con gli occhi del mondo più agiato incitando ad andare “laddove nessuno va”, “Una curiosità, un’apertura, una passione.
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