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Il romanzo "L'ospite triste" dello scrittore Matthias Nawrat a "Una Marina di Libri"

di Ambra Drago
In una Berlino dei mesi a ridosso dell'attentato del periodo natalizio, un uomo mite ascolta e allo stesso tempo pone domande alla miriade di anime che affollano la metropoli tedesca. Cittadini con storie diverse che provengono da luoghi diversi. Un modo di raccontare anche un tema delicato quello dell'immigrazione. e lo scrittore polacco Matthias Nawrat lo ha fatto attraverso il suo libro dal titolo "L'ospite triste" L'orma editore presentato nello spazio chiamato "Casa Forst" all'interno della manifestazione "Una Marina di Libri". Lo incontriamo poco prima della presentazione insieme all'editore Marco Federici Solari che ha anche tradotto il testo. "Lo scrittore ci racconta che ha iniziato a scrivere il libro quando si è trasferito a Berlino nel 2012. Perchè il suo arrivo li ha trasformato il suo modo di vivere. Ha tenuto un diario e ha iniziato a raccontare questa città con una serie di micro narrazioni. Però da questo diario nascevano sempre delle storie fittizie (non è un diario realistico) ed è riuscito a addomesticare queste finzioni che nascevano sotto la penna e poi ha cominciato realmente questo romanzo nel 2016 mentre è uscito in Germania nel 2019". Abbiamo chiesto qual è il messaggio che ha voluto trasferire ai suoi lettori."Tutte le figure di questo libro hanno una sorta di sentimento trascendentale di sdraricamento perchè sono tutte con un passato di immigrazione o migranti e quindi il suo desiderio era far emergere cosa significa non solo l'aver lasciato il proprio Paese ma che ha gli abissi nel ventesimo secolo e la domanda è come si può ricominciare a sperare dopo un passato del genere".

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