Duecento euro per ottenere l'esito positivo della pratica e intascare il reddito di cittadinanza. Con l'accusa di ruffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche i carabinieri della Compagnia di Monreale hanno eseguito due misure cautelari. Gli indagati sono un 40enne e uan 39enne, rispettivamente gestore e collaboratrice di un C.A.F. monrealese.Per loro sono stati disposti i domiciliari. L'attività investigativa avrebbe anche messo in luce come i due arrestati, per recuperare il denaro dai debitori, ricorrevano a minacce nei loro confronti, prospettando la sospensione delle indebite erogazioni pubbliche, qualora non avessero saldato quanto pattuito.Inoltre sono stati denunciati in stato di libertà ben 341 percettori del reddito di cittadinanza i quali, avvalendosi del citato C.A.F pur non avendo i requisiti previsti dalla legge, hanno indebitamente ricevuto un totale complessivo di circa 2 milioni e 400 mila euro.
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