Catania, 4 luglio 2024 – Il momento della transizione scuola-lavoro è un momento particolarmente delicato nella vita di ragazzi e ragazze, che si trovano a dover navigare la linea sottile fra competenze richieste dal mondo del lavoro e competenze in loro possesso alla fine del percorso scolastico.
La situazione nel nostro Paese è ulteriormente aggravata da tempi di transizione più lunghi rispetto alla media dei paesi europei: secondo lo studio di EY “Le transizioni scuola-lavoro in Italia”, nel Paese la durata delle transizioni istruzione-lavoro completate è pari a 2,90 e 2,46 anni rispettivamente per uomini e donne, contro una media UE inferiore a 1 anno per entrambi. La difficoltà della transizione scuola-lavoro è aggravata dal divario tra le competenze fornite dai percorsi educativi tradizionali e quelle realmente richieste dal mercato.
Una carenza di competenze che viene evidenziata anche dai più recenti dati sulla financial literacy: il 18% dei nostri studenti non raggiunge il livello minimo di competenza; il 5% si colloca nella fascia più alta (11% media OCSE). Nelle aree del nord la percentuale di studenti al di sotto del Livello 2 è circa l’11%; il 30% nel Sud[1].
Particolarmente grave è la situazione anche in Sicilia, in cui questi fenomeni si aggiungono alle valutazioni OCSE-PISA che registrano il peggior livello di rendimento degli studenti nelle materie di base e il più alto livello di abbandoni in tutta Europa.
Junior Achievement (JA) Italia è capofila della Coalizione Scuola per la Sicilia nata grazie all’impulso di Isola Catania, che intende operare per accrescere le competenze trasversali e lottare alla dispersione scolastica nel territorio siciliano, con l’obiettivo di poter raggiungere il 10% della popolazione studentesca vulnerabile dell’isola, fanalino di coda a livello europeo. Una rete che riunisce istituzioni, aziende ed enti terzo del settore e che vuole rappresentare un modello replicabile in altre regioni.
In occasione di GEN-E, il più grande festival europeo dell’imprenditorialità giovanile organizzato da Junior Achievement Europe in collaborazione con Junior Achievement Italia e in corso a Catania dal 2 al 4 luglio, si è svolto ieri sera un evento organizzato da Junior Achievement Italia e Isola Catania in collaborazione con EY e EY Foundation volto a porre l’attenzione sui principali fenomeni di fragilità che incidono sul futuro di studio e professionale dei giovani, quali la dispersione scolastica e il mismatch di competenze nella transizione scuola-lavoro, ponendo le basi per proposte di superamento. Un’occasione in cui i membri della Coalizione hanno discusso di problematiche, best practice e strategie per un’educazione 4.0 rafforzata dalle nuove tecnologie e dalla presenza di un ecosistema educativo ampio in cui anche il tessuto imprenditoriale è chiamato a contribuire, grazie al volontariato aziendale e alla possibilità di creare ponti fra scuole e aziende.
L’evento ha visto la partecipazione di Agostino Scornajenchi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di CDP Venture Capital SGR; Anna Gionfriddo, Country Manager presso ManpowerGroup Italia; Antonio Belcuore, Commissario CCIAA Sud-Est Sicilia; Antonio Perdichizzi, Presidente Junior Achievement Italia e Isola Catania; Asheesh Advani, President and CEO JA Worldwide; Carlo Chiattelli, Partner EY; Cristina Grieco, Presidente Indire; Enrico Trantino, Sindaco di Catania; Federica Celestini Campanari, Commissario Agenzia Italiana Gioventù; Francesco Priolo, Rettore Università di Catania; Francesco Vanni d’Archirafi, Presidente e Fondatore Onorario JA Europe, Chairman Euroclear Holding and Euroclear SA/NV; Giuseppe Pierro, Direttore USR Sicilia; Miriam Cresta, CEO Junior Achievement Italia; Roberto Di Bella, Giudice, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania; Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit; Salvo Messina, Vicepresidente ANCE Catania; Tiziana dell’Orto, Segretario generale EY Foundation e Direttore Corporate Responsibility & Sustainability EY.
“Abbandono scolastico e povertà educativa hanno conseguenze pesanti per i nostri giovani, penalizzando mobilità sociale, crescita economica e competitività. Siamo consapevoli che si tratta di un fenomeno molto complesso, che per questo richiede uno sforzo congiunto che agisca su più fronti contemporaneamente e un investimento importante di tutti i principali attori, tra cui le aziende e le istituzioni, nella formazione dei giovani secondo metodi riconosciuti, come quello di JA Italia. In Sicilia si è sperimentato questo modello e siamo arrivati alla firma di un Protocollo importante con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia e a un Manifesto per la prosperità educativa”, ha dichiarato Antonio Perdichizzi, Presidente di JA Italia, che ha aggiunto “Siamo molto felici dell’entusiasta adesione avuta finora e della collaborazione di aziende e istituzioni e ci auguriamo che il manifesto presentato ieri sera sia solo il primo passo di un progetto più ampio che possa cambiare il futuro dei ragazzi e delle ragazze della nostra regione”.
Lo studio EY ha inoltre analizzato l’impatto degli investimenti formativi su ciascuna area degli insiemi di competenze maggiormente ricercati dalle imprese per ciò che riguarda i diplomati, evidenziando come il maggior ritorno dell’investimento in termini di riduzione del mismatch a parità di ore dell’intervento è stimato per la formazione sulla prosocialità (riduzione media del mismatch pari al 22%), seguito da quello sulla stabilità emotiva (riduzione del 15%) e dall’investimento sull’apertura mentale (riduzione del 14%).
Carlo Chiattelli, Partner EY, commenta: “Secondo la nostra ricerca, entro il 2030 quasi la metà (45%) degli studenti in uscita dalle scuole superiori sperimenterà un crescente disallineamento, mismatch, tra le competenze acquisite durante il percorso di studi e quelle richieste dal mercato del lavoro, mentre il 30% si troverà di fronte a un divario persistente e solo un quarto (25%) ne vedrà una diminuzione. Risulta dunque fondamentale ridurre tale disallineamento, rafforzando in maniera mirata lo sviluppo di competenze trasversali che si rivelano cruciali per l'accesso e la crescita nel contesto lavorativo attuale e futuro. A questo proposito, EY Foundation è orgogliosa di sostenere, dal 2019, le iniziative di Junior Achievement in Italia, volte proprio a potenziare queste competenze tra i giovani. Il nostro sostegno a questi progetti riflette l’impegno costante nel preparare le nuove generazioni ad affrontare un mercato del lavoro in continua evoluzione, contribuendo così alla costruzione di un mondo del lavoro migliore”.
In 20 anni JA Italia ha raggiunto 81mila studenti siciliani, 30mila solo nell’a.s. 21/22, portando i propri programmi gratuiti all’interno delle scuole di ogni ordine e grado secondo il proprio modello progressivo in tutte le province dell’isola, in particolare Palermo, Catania, Messina e Agrigento.
La Coalizione è aperta a tutti i soggetti pubblici, privati, grandi o piccoli del territorio che vogliono guardare alla Sicilia per risolvere le problematiche legate alla scuola. Al momento la Coalizione conta la partecipazione di partner attivi come Isola Catania, EY, EY Foundation, Indire, Comune di Catania, Università di Catania, USR Sicilia, ANCE Catania, Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, Giovani Imprenditori di Confindustria Sicilia, Sibeg, ManpowerGroup, e Unicredit.
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