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Dopo l'ennesima aggressione a Catania a un vigilantes cresce l'allarme tra gli operatori. Magliano (Ugl Sicurezza civile): «Lavoratori soli ad affrontare situazioni di pericolosità. Trovare soluzioni per maggiori tutele»

Dopo l'ennesima aggressione ai danni di una guardia giurata in città, è sensibilmente aumentato l'allarme tra gli operatori del settore. «Siamo ormai all'allerta rossa - dice Fabio Magliano, segretario provinciale della Federazione Ugl Sicurezza civile di Catania. I lavoratori della vigilanza privata, nonostante la professionalità e il coraggio di ogni giorno, sono soli ad affrontare situazioni di estrema pericolosità, rischiando la vita nel compimento del proprio dovere. A volte il danno è considerevole, come nell'ultimo caso della guardia giurata che ha tentato di sedare una lite all'interno del pronto soccorso dell'ospedale Garibaldi ed ha subito la perforazione di un timpano.
Le aggressioni sono ormai all'ordine del giorno non solo all'interno degli ospedali, ma in tanti contesti in cui lavorano le guardie giurate. Per questo - incalza Magliano - occorre individuare soluzioni concrete, in condivisione tra istituzioni e sindacati, per mettere coloro che lavorano nell'ambito della vigilanza privata nelle condizioni di poter operare con serenità, contando su tutele operative e legali. Al lavoratore vittima dell'ultimo episodio violento va il nostro pensiero e la massima vicinanza. Questo - è il pensiero in conclusione del segretario della Ugl Sicurezza civile di Catania - però non basta e al collega, come a tutti gli altri colleghi, non faremo mancare il nostro fattivo supporto nelle sedi istituzionali, affinché nessun lavoratore debba mettere a repentaglio la sua vita per il lavoro».

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