Ennesima aggressione al centro storico di Palermo. Questa volta ad essere colpito un luogo di aggregazione, creato con amore nel 2011 in via IV Aprile a pochi passi da piazza Marina e da Palazzo Palagonia. È la "Cioccolateria Lorenzo" simbolo di accoglienza soprattutto nei fine settimana, pronta ad accogliere i clienti e i tanti turisti. Oggi dopo 14 anni il locale rimarrà chiuso dopo una vile aggressione e ai dipendenti avvenuta domenica pomeriggio. Il racconto di quanto vissuto tra paura e incredulità è stato affidato dai titolari ai social contestualmente per ringraziare anche i dipendenti che sono stati oggetto di attacchi e si sono barricati dentro per proteggersi."Siamo stati aggrediti non per caso, ma deliberatamente, con l’intento di fare male a Enzo che però non si trovava al locale, e voi sapete quanto sia insolito, non trovarlo lì. E a causa di questo la furia e la violenza di questo atto immotivato si è scagliata contro i nostri ragazzi, Peppe, Chiara, Peppino e Giovi. Siamo un’azienda strana. Ci pensiamo famiglia, a volte perfino confondendo i confini tra lavoro, amicizia, e rapporti personali, ma così è abbiamo cominciato così ed è difficile cambiare il nostro modo di essere. Quindi oggi non siamo solo impauriti per le minacce rimaste in sospeso siamo anche addolorati che i nostri collaboratori abbiano dovuto subire violenza nel posto in cui dovrebbero soltanto lavorare sereni e sentirsi protetti. Siamo addolorati che anche i nostri clienti, presenti in quel momento avrebbero potuto essere messi in pericolo". Un' amarezza testimoniata così:"Ci sentiamo oggi sfiniti, per la notte passata in ospedale, le ore passate in caserma, il tempo passato per ricompattare i pensieri, contenere la paura, ritrovare il coraggio di cominciare ancora una volta, aprire quella porta che ieri i ragazzi hanno chiuso dietro di loro per barricarsi dentro e proteggersi. Palermo è una città difficile, involuta per tante cose ancora, noi ci abbiamo provato in tutti questi anni a costruire bellezza, a rimanere un posto che non si piega al consumismo facile, al cibo mordi e fuggi, a essere un rifugio, un angolo per meditare, accogliersi e essere accolti, un fiore sul tavolo, la musica nell’aria, il profumo di dolci, vogliamo credere che in questa città si possa essere ancora diversi, che Palermo non sia più solamente lo scenario di scippi, pestaggi e violenza, che accanto a persone che organizzano spedizioni punitive per castigarti di avere messo un cassonetto fuori posto, ci siano tanti altri pronti a tendere una mano, abbracciarti e sorriderti". E da questo post emergenza come i motivi dell' aggressione siano legati al posizionamento di un cassonetto di rifiuti. In queste ore sono tante le testimonianza di vicinanza al titolare Enzo alla moglie e allo staff della Cioccolateria, innumerevoli post da parte di clienti, amici, rappresentanti del mondo istituzionale con l' invito a non mollare e ad aprire nuovamente le porte e a tendere la mano ad una città che vuole raccontare e regalare bellezza e non vuole arrendersi alla violenza .
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