Test incrociati in cieco e ripetuti più volte su un campione di circa 200 persone hanno dimostrato che la maggioranza non riesce a identificare l'acqua del rubinetto da quella confezionata o da quella dei sistemi di filtrazione. Inoltre spesso un gran numero tra gli assaggiatori attribuisce descrittori negativi ad acque diverse da quella pubblica.
Ma attenzione! L’acqua pubblica, che è stata proposta nei test di assaggio, è stata sottoposta a decantazione per un paio di ore prima di essere somministrata e questo fa tutta la differenza nel gusto. L’acqua pubblica viene clorata per garantire la potabilità, ma in effetti il cloro ha un gusto poco piacevole, che tuttavia svanisce completamente dopo soltanto qualche ora di decantazione. Basta dunque fare attenzione a questo piccolo accorgimento per ottenere grandi benefici sia per l’ambiente, che per l’economia familiare e non ultimo evitare la fatica del trasporto di litri di bottiglie. Va anche chiarito che tra l’erogazione dell’acqua e il rubinetto di casa, in alcuni condomini ci potrebbe essere l’interferenza del passaggio dell’acqua da una cisterna, perciò bisogna sempre assicurarsi che sia ben pulita periodicamente.
Questa ricerca, di pubblica utilità, fornisce evidenze scientifiche solide, che rivoluzionano la comprensione del "problema" dell'acqua potabile e rappresenta un'opportunità straordinaria per le politiche pubbliche. La soluzione è dunque alla portata di tutti, non richiede investimenti costosi, ma semplicemente tempo e informazione, sensibilizzazione e divulgazione.
Il progetto H2o! ideato da neu [nòi], finanziato dall’associazione PuntoSud all’interno del progetto NoPlanetB e cofinanziato dall’Unione europea, nasce con lo scopo di aiutare i cittadini a capire meglio la qualità dell’acqua pubblica, sfatando falsi miti e incoraggiando un consumo più responsabile.
neu [nòi] è un’associazione da sempre attenta e sensibile alle politiche dell’ambiente, che opera nel capoluogo siciliano da molti anni. Dopo avere constatato che a Palermo, più che in altre città, si preferisce acquistare l'acqua confezionata, spesso in bottiglie di plastica, con la conseguenza di alimentare il crescente fenomeno delle “isole di plastica” o che in molte case sono presenti costosi filtri ad osmosi inversa, che sciupano un enorme quantitativo di acqua, ha avviato una campagna di informazione e sensibilizzazione, che attraverso un percorso di iniziative pratiche basate sulla produzione e divulgazione di materiale informativo come infografiche e filmati, su test comparativi anonimi di degustazione fatta in cieco e la produzione e divulgazione dei dati scientifici di laboratorio su analisi chimiche e batteriologiche, mira a restituire fiducia e a fidelizzare i cittadini all’acqua del rubinetto di casa propria.
Il progetto della durata di quasi un anno, ha avuto inizio il 22 gennaio con un incontro preliminare di confronto e riflessione collettiva su un tema che riguarda tutta la popolazione dal titolo “Come bere un bicchier d’acqua”. Le questioni poste riguardano il come vengono effettuati i controlli dell’acqua pubblica, se i filtri domestici sono una scelta consapevole o una moda e non ultimo in ordine di importanza, qual’è l’impatto ambientale delle scelte in materia di acqua.
Successivamente il 9 maggio c’è stato un secondo appuntamento: “Chi ha paura del rubinetto, un evento on line ad ingresso libero, ma con prenotazione per valutarne la partecipazione. In questa occasione, che si lega in contraltare alla prima, già gran parte delle domande poste in occasione del primo incontro trovano risposte.
L’interesse e la curiosità della cittadinanza proseguono, poco dopo, il 13 maggio a Piazza Magione col primo evento di reale interazione con un pubblico, che ha risposto in maniera massiva e collaborativa. E’ stato somministrato il primo assaggio, in cross cieco, dell’acqua per valutarne il sapore e la riconoscibilità. I partecipanti che hanno bevuto da tre caraffe anonime che contenevano acqua di diversa provenienza, ( confezione in plastica, depuratore e acqua pubblica) hanno successivamente risposto ad un questionario scritto sul gusto, la preferenza e la riconoscibilità dell’acqua bevuta. L’incontro si è concluso con un momento ludico, ma con una forte funzione di divulgazione, informazione e sensibilizzazione, che è stato molto apprezzato, in cui le persone sono state coinvolte ad interagire in una performance di “teatro dell’oppresso” sul tema dell’acqua.
“Scriviamo di acqua” in collaborazione con Newbookclub ha segnato il 13 giugno il giro di boa verso il traguardo finale di settembre, dove, in occasione di un convegno, verranno divulgati ai cittadini e alle istituzioni, i dati raccolti e i resoconti scientifici. Il terzo appuntamento è stato un laboratorio creativo e sensoriale tra i viali del Giardino Inglese, da poco restituito ai palermitani in tutto il suo splendore, che si è sviluppato nel corso di un pomeriggio in cui il tema dell’acqua è stato affidato alla vena artistica di scrittori per caso, che hanno, con generosità, condiviso fantasie e riflessioni in versi o in stile narrativo, divertenti, ma anche toccanti e di grande risonanza emotiva, ognuna sgorgata dal vissuto personale a partire dalla suggestione dell’acqua.
Il prossimo, al convegno di settembre, sarà un momento di grande interesse generale perchè oltre a tirare le fila del progetto e consegnare alla cittadinanza e alle istituzioni i dati definitivi dei lavori, ci sarà un focus sull’impatto dell’acqua pubblica sulla salute, in cui esperti nei diversi settori coinvolti sveleranno, letteratura alla mano, tutti i segreti dell’acqua.
Report Analisi Assaggio Cieco Acque - Progetto H2Oh! Giugno 2025
Introduzione
L'indagine condotta attraverso tre test di assaggio cieco su 178 partecipanti rivela risultati sorprendenti che sfidano i pregiudizi comuni sull'acqua pubblica. Le persone non riescono sistematicamente a identificare l'acqua del rubinetto e spesso attribuiscono descrittori negativi ad acque diverse da quella pubblica.
Metodologia
Sono stati condotti tre test di assaggio cieco in date diverse su un campione totale di 178 partecipanti con diverse configurazioni:
● 19-24/03/2025: A=Bottiglia, B=Rubinetto, C=Filtrata (46 partecipanti)
● 13/05/2025: A=Rubinetto, B=Bottiglia, C=Filtrata (48 partecipanti)
● 12/06/2025: A=Bottiglia, B=Filtrata, C=Rubinetto (37 partecipanti)
Elemento metodologico cruciale: L'acqua pubblica utilizzata nei test è stata fatta decantare per alcune ore prima dell'assaggio, permettendo l'evaporazione naturale del cloro utilizzato come antibatterico nella distribuzione. Questo processo di decantazione è fondamentale perché elimina il sapore di cloro, spesso identificato erroneamente come "cattivo sapore" dell'acqua del rubinetto.

La rotazione delle posizioni elimina bias metodologici e rende i risultati particolarmente affidabili.
Risultati Principali
1. L'Acqua Pubblica NON È Riconoscibile
Il mito del "sapore cattivo" dell'acqua del rubinetto viene completamente smentito dai dati:
● Solo il 32% delle persone identifica correttamente quale sia l'acqua del rubinetto
● Il 68% sbaglia nell'identificazione, dimostrando che il presunto "sapore distintivo" dell'acqua pubblica non esiste
● Molti partecipanti attribuiscono erroneamente l'acqua del rubinetto a quella in bottiglia o filtrata
2. I Descrittori Negativi Non Si Concentrano sull'Acqua Pubblica
Analizzando i commenti negativi, emerge un quadro rivelatore:
Marzo 2025 (B=Rubinetto):
● I descrittori più negativi ("orribile", "gusto di acqua di polpo", "ferrosa") vengono attribuiti principalmente all'acqua B (rubinetto), MA questo avviene solo quando i partecipanti credono che sia acqua del rubinetto
Maggio 2025 (A=Rubinetto):
● L'acqua A (rubinetto) viene descritta con termini come "piatta", "sapore forte", "pannosa"
● Tuttavia, molti partecipanti la identificano erroneamente come acqua in bottiglia
Giugno 2025 (C=Rubinetto):
● L'acqua C (rubinetto) riceve descrizioni miste, spesso positive come "dissetante"
● Diversi partecipanti la preferiscono alle altre
Il Paradosso delle Preferenze
Un risultato particolarmente significativo emerge dall'analisi delle preferenze:
● Nel test di marzo, dove l'acqua del rubinetto era nella posizione B, il 35% dei partecipanti la sceglie come preferita
● Nel test di maggio, dove l'acqua del rubinetto era nella posizione A, il 42% la preferisce
● Nel test di giugno, l'acqua del rubinetto in posizione C viene scelta dal 38% come preferita
In media, il 38% delle persone preferisce l'acqua del rubinetto quando non sa che lo è.

Questo risultato è ancora più significativo considerando che l'acqua pubblica utilizzata aveva subito un semplice processo di decantazione di alcune ore, eliminando il cloro attraverso evaporazione naturale.
4. L'Influenza delle Abitudini
L'analisi delle abitudini di consumo rivela pattern interessanti:
● Chi già beve acqua del rubinetto tende a essere più aperto e meno critico verso tutte le acque
● Chi non beve mai acqua del rubinetto spesso fallisce nell'identificarla, dimostrando che il rifiuto è basato su pregiudizi piuttosto che su esperienza gustativa reale
5. Descrittori Ricorrenti e la Loro Distribuzione
I descrittori negativi più comuni si distribuiscono casualmente:
● "Amara/Amaro": si presenta per tutti i tipi di acqua in tutte le configurazioni
● "Ferrosa/Metallica": attribuita sia all'acqua in bottiglia che a quella del rubinetto
● "Pesante": utilizzata indifferentemente per tutti i tipi
● "Strana": descrizione generica applicata a tutte le tipologie
Implicazioni per la Comunicazione Pubblica
Il "Problema del Cloro" Ha Una Soluzione Semplice
I dati dimostrano che il principale ostacolo organolettico all'acqua del rubinetto - il sapore di cloro - è facilmente eliminabile. La decantazione di alcune ore permette l'evaporazione naturale del cloro, rivelando il vero sapore dell'acqua pubblica, che risulta essere indistinguibile e spesso preferibile alle alternative commerciali.
Il Pregiudizio È Psicologico, Ma Il Cloro È Reale
Mentre i dati confermano che il rifiuto dell'acqua del rubinetto ha una forte componente psicologica, la ricerca dimostra anche che il problema del cloro ha una soluzione pratica e gratuita: la semplice decantazione.
Opportunità di Messaging
"L'acqua che preferisci potrebbe essere quella del rubinetto" - Il 38% delle persone la sceglie come migliore quando non sa cosa sta bevendo
"Basta aspettare qualche ora per eliminare il sapore di cloro" - La decantazione è gratuita e trasformativa
"Stesso gusto delle acque costose, con un semplice trucco" - I descrittori negativi si distribuiscono equamente tra tutti i tipi di acqua dopo la decantazione
"Il problema non è l'acqua, è il cloro" - Solo 1 persona su 3 riesce a identificare l'acqua del rubinetto decantata
Suggerimenti Pratici per i Consumatori
Il "Metodo della Decantazione":
● Riempire una caraffa con acqua del rubinetto
● Lasciare decantare per 3-4 ore a temperatura ambiente o ancora meglio in frigo
● Il cloro evapora naturalmente, eliminando sapori e odori sgradevoli
Raccomandazioni Strategiche
Promuovere il "metodo della decantazione" come soluzione pratica e immediata
Creare campagne informative sui benefici della decantazione dell'acqua del rubinetto
Utilizzare testimonial di persone che hanno partecipato ai test e scoperto di preferire l'acqua pubblica
Enfatizzare la semplicità della soluzione: "3 ore di attesa per eliminare anni di pregiudizi"
Distribuire caraffe informative con istruzioni per la decantazione ottimale
Conclusioni
Questa ricerca fornisce evidenze scientifiche solide che rivoluzionano la comprensione del "problema" dell'acqua pubblica. Il cloro è il vero responsabile del rifiuto, non la qualità dell'acqua, e la sua eliminazione attraverso semplice decantazione trasforma completamente l'esperienza gustativa.
L'acqua del rubinetto di Palermo, quando liberata dal cloro attraverso decantazione, non solo è indistinguibile dalle alternative commerciali, ma viene spesso preferita. La soluzione non richiede investimenti tecnologici costosi, ma semplicemente tempo e informazione.
Questo rappresenta un'opportunità straordinaria per le politiche pubbliche: invece di costosi sistemi di filtrazione, basta promuovere una pratica semplice che ogni cittadino può adottare immediatamente. La strada per la valorizzazione dell'acqua pubblica passa attraverso l'educazione su una tecnica antica quanto efficace: la decantazione.
Dati elaborati da Michelangelo Pavia
neu [nòi] spazio al lavoro APS
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