IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE, PEPPE POMA, DEFINITIVAMENTE ASSOLTO DALLA CORTE DI CASSAZIONE – RESPINTO IL RICORSO DEL PUBBLICO MINISTERO
La Corte di Cassazione, VI Sezione Penale, ha ritenuto insussistente ogni profilo di responsabilità penale eventualmente a carico dell’attuale Presidente del Consiglio Provinciale di Trapani, Peppe Poma. Pertanto, respingendo il ricorso che era stato proposto dal Pubblico Ministero contro la sentenza di assoluzione già emessa dal Tribunale di Trapani, la Corte di Cassazione ha ora stabilito che l’assoluzione di Poma dal reato di concussione è divenuta definitiva.
Si ricorda che la vicenda giudiziaria in cui è rimasto coinvolto il Presidente del Consiglio Provinciale risale al mese di luglio del 2006 quando Peppe Poma, allora Assessore Provinciale, prese parte, su delega del Presidente pro tempore della Provincia Regionale, Sen. Antonio d’Alì, all’assemblea dei soci della MegaService S.p.A.- In quell’occasione venne accusato da Milena Vinci (poi costituitasi parte civile) e da Michele Milazzo, rispettivamente Presidente e Consigliere della Megaservice di quel periodo, di avere manifestato l’intenzione di procedere alla revoca dei vertici della società partecipata.
Tale accusa però si rivelò priva di consistenza, tanto che il Tribunale di Trapani, già nell’ottobre del 2011, aveva assolto Peppe Poma dall’accusa ingiustamente mossagli tanto da decretare la non sussistenza dei fatti ascrittigli. Contro tale prima sentenza di assoluzione aveva però prodotto ricorso immediato (novembre 2011) il Pubblico Ministero, sostenendo l’erronea applicazione della legge penale, della legge processuale penale nonché di disposizioni di legge da cui dipende l’applicazione della legge penale.
Ora però, per la precisione con sentenza del 25 gennaio u.s., la sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha assolto Poma in maniera definitiva, riconoscendo il corretto operato del Presidente del Consiglio Provinciale.