"Sono stata travolta ingiustamente da un'ondata di fango sui giornali di tutta Italia. Si è parlato di acquisti di gioielli, borse lussuose e persino cene da nababbo pagati con i soldi dei gruppi politici.
Ora vorrei fare un po' di chiarezza, perché non ho mai intascato un euro di soldi pubblici". Lo ha detto l'ex deputata Udc all'Ars Giulia Adamo, indagata nell'ambito dell'inchiesta per le 'spese pazzè dell'Assemblea regionale siciliana per peculato in concorso. In particolare all'ex deputato, oggi sindaco di Marsala, gli inquirenti contestano l'acquisto di una borsa Louis Vuitton del valore di 400 euro. "Intanto vorrei specificare che non si trattava di una borsa ma di un portafogli - dice Adamo - Vorrei specificare che avevamo organizzato un convegno tra due gruppi politici, l'Mpa, il presidente della Regione di allora Raffaele Lombardo e i dirigenti regionali per un progetto di rilancio del progetto Lombardo. In quel periodo ci credevamo. Avevamo pensato che discutere coi dirigenti fosse una buona idea. Un collega propose un palazzo storico che metteva a disposizione una persona che però non conoscevo. Così ho pensato di ringraziare questa persona. Ci è sembrato giusto. La spesa di 400 euro era stata divisa tra noi e l'Mpa. Sarebbe stato improprio tirarli fuori io quei soldi visto che non era un incontro di carattere politico".
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