Due medici hanno certificato il decesso. Ma non si sarebbe verificato il rigor mortis, il corpo non si sarebbe irrigidito e la
temperatura corporea sarebbe rimasta costante. A Fondo Cicala, nella frazione di Carini, qualcuno pensa al miracolo.
temperatura corporea sarebbe rimasta costante. A Fondo Cicala, nella frazione di Carini, qualcuno pensa al miracolo.
La donna Grazia Bruno, 68 anni, è deceduta giovedì scorso, a Villagrazia di Carini, frazione di Carini (Palermo). Rientrava a casa dopo un periodo di ricovero in ospedale. Il medico legale ha certificato la morte. Ma non si sarebbe verificato il rigor mortis, il corpo non si sarebbe irrigidito e la temperatura corporea sarebbe rimasta costante. Con il passare dei giorni qualcuno ha gridato al miracolo. Un cardiologo dell'Asp è intervenuto e ha certificato di nuovo la morte. Ancora oggi la salma è tenuta in casa, in via Fondo Cicala a Villagrazia di carini, con la bara aperta.
Il medico legale, pur constatando la morte della donna, ha rilevato alcune "anomalie" e ritardi nel processo di rigor mortis. Per questo motivo ha concesso altri quattro giorni di proroga per dare il via all'iter di sepoltura. Un limite temporale che scade oggi pomeriggio. "In queste condizioni non permetteremo la sepoltura di nostra madre - dice Francesco Paolo Passalacqua, uno dei figli di Grazia Bruno -. Anche il nostro medico di famiglia, pur constatando la morte, ha evidenziato delle anomalie. Non siamo dei medici, ma a nostro avviso potrebbe essere un caso di morte apparente".
(livesicilia)
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