Khaled al-Asaad,
(Palmira, 1932 – 2015), è uno dei più importanti pionieri nel campo
dell'archeologia in Siria del ventesimo secolo, scrittore e traduttore siriano.
Nominato nel 1963 direttore del museo e del sito archeologico della città di
Palmira, mantenne la carica per più di quarant'anni; lavorò con
colleghi statunitensi, francesi, tedeschi e svizzeri nell'indagine sulle prime
civiltà a Palmira.
Grazie ai risultati di questo lavoro, l'UNESCO nel 1980
riconobbe Palmira come Patrimonio dell'umanità; pubblicò numerosi articoli su
riviste di archeologia e più di venti libri su Palmira e sulla Via della seta;
cultore di aramaico, tradusse diversi testi da quella lingua. Per il suo
contributo allo studio dei siti archeologici di Palmira, venne insignito
dell'Ordine nazionale al merito della Repubblica Francese, dell'Ordine al
merito della Repubblica di Polonia e dell'Ordine al Merito della Repubblica
tunisina. Nel luglio del 2015 fu rapito dai militanti dello Stato Islamico
(ISIS), ripetutamente torturato (il quotidiano britannico The Guardian riferì
che Asaad avrebbe rifiutato di fornire informazioni su dove fossero nascoste
antiche opere d'arte) e il 18 agosto 2015 ucciso sulla piazza di fronte al
Museo della città nuova di Palmira (oggi Tadmur), il suo corpo decapitato ed
esposto al pubblico, appeso a una colonna.
Nell'ambito
della I edizione di “NOSTOS. Festival del viaggio e dei Viaggiatori”, ideato da
NaxosLegge e dal Comitato scientifico di Casa Cuseni, la Giuria, composta dai
membri dello stesso Comitato scientifico presieduto da Francesco Spadaro, dal
direttore artistico di NaxosLegge e dal Coordinatore regionale delle Case della
Memoria, il 4 giugno, a Casa Cuseni, in un solenne cerimonia, consegnerà
il Premio Custodi Della Bellezza.
Il premio nasce
dall’esigenza di sostenere idealmente quanti si spendono per custodire la
bellezza, in ogni parte ed in ogni forma essa si trovi nel mondo.
Il giorno 11
marzo 2016, alle ore 11,30, in conferenza stampa, verrà annunciato il vincitore
del primo premio, edizione 2016, Custodi della Bellezza, intitolato alla
memoria di Khaled Al-Assaa, che di questa bellezza è stato custode ma anche
martire.
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