Secondo quanto ricostruito dai militari che mantengono lo stretto riserbo sulle indagini e sull'identità della minore, quest'ultima avrebbe conosciuto a scuola uno dei suoi aguzzini con il quale si sarebbe fidanzata. Il giovane le chiede una foto, lei accetta e invia lo scatto. Da quel momento sarebbero cominciati una serie di ricatti sessuali attraverso una chat che è stata acquisita dagli investigatori. Fino a quando la ragazzina lo scorso novembre non avrebbe acconsentito ad avere un rapporto in auto nel parcheggio di corso Calatafimi. Il fidanzato avrebbe poi chiamato gli altri due amici che avrebbero violentato la ragazzina tra i viali dell'ex manicomio.
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