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Cent’anni cento a Palermo I bambini del Cuore Immacolato di Maria in festa

di Fabrizio G. Verruso 

Si è svolta sabato scorso la tradizionale Festa della Famiglia tenuta per i bambini e la comunità educante del  “Cuore Immacolato di Maria” a Palermo, la scuola paritaria dell’infanzia e primaria gestita dalle Suore  francescane missionarie (la comunità di religiose è a Palermo dai primi del secolo scorso, nel 1906, e sin dal  1923 si sono stabilite nel quartiere dei Danisinni, ove è situato ancor oggi l’Istituto). Quest’anno la manifestazione ha pure festeggiato i primi cento anni di permanenza dell’Istituto, meta di generazioni di bambini e punto di riferimento della comunità dei Danisinni. Un pomeriggio ricco di giochi  con gli speciali luna park allestiti dalla generosa pazienza di genitori e vari collaboratori della comunità di  religiose.

Dopo la celebrazione eucaristica, il tradizionale saluto dei ragazzi della quinta classe elementare  che hanno consegnato le chiavi della loro aula scolastica ai bimbi che si apprestano dal prossimo settembre  a frequentare il primo anno di scuola. Contentissimi come sempre proprio i bambini della scuola dell’infanzia e primaria (da qualche anno è anche attivo il micronido, ndr), i veri protagonisti dell’evento-spettacolo (anche grazie alla paziente e dedita attenzione di tutte le docenti) e i loro genitori.  Quest’anno inoltre, come anticipato, si è tenuta la speciale commemorazione per un secolo di storia delle  religiose a Palermo, con la loro offerta educativa nello storico quartiere dietro Piazza Indipendenza. E’ stata anche allestita una mostra fotografica di passati anni scolastici con la passione di diversi ex alunni dell’Istituto, oggi nonni di altrettanti studenti delle Sorelle francescane missionarie d’Egitto, Ordine fondato dalla Beata Madre Caterina Troiani.Suor Consuelo Rosmini – coordinatrice didattica ed educativa dell’Istituto – in rappresentanza della  comunità educante del CIM ha poi spento le candeline del primo secolo di storia della Scuola, con momenti  di commozione e gratitudine dei presenti, consapevoli dell’offerta scolastica che “mira anche a una crescita  spirituale dei ragazzi” nell’ambito della più complessiva “formazione integrale, umana e cristiana della  persona, ispirandosi ai valori evangelici, e nello spirito di semplicità francescana, conservando la fisionomia  di scuola popolare, interconfessionale e interculturale”.

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