Il Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e Comandante Interregionale “Culqualber” ha salutato Palermo. nei prossimi giorni andrà a ricoprire l acarica di Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri. L'Alto ufficiale si è recato al Comando provinciale dei carabinieri di Palermo dove è stato ricevuto dal comandante De Liso e dal Comandante di Legione, Generale di Divisione Rosario Castello. Una piacevole occasione quella vissuta dal Generale Galletta insieme alle diverse scolaresche palermitane. in particolare gli studenti degli istituti “Manzoni – Impastato”, “Silvio Boccone”, “Pietro Piazza” e “Danilo Dolci”, dei quartieri Oreto, Ciaculli e Zisa in visita hanno rivolto qualche domanda al generale e si sono intrattenuti con lui dinanzi al murales della legalità. Il Generale contento nel vedere tanti giovani li ha invitati a combattere con fiducia la vita che è fatta di difficoltà. " Voi vivete in una terra straordinaria che merita attenzione ma il domani sarà vostro. Ecco perchè nessuno potrà mettervi le catene al cervello. Quando voi vi impegnate state tranquilli che i risultati arriveranno". Un augurio sentito e profondo in linea con l'impegno che ormai da anni l'Arma spende nel portare avanti percorsi di legalità con le scuole. Nella stessa giornata il Generale Galletta ha salutato i cronisti palermitani chenon si sono risparmiati nel porre diverse domande. "Per me non è una cosa semplice lasciare per la terza volta questa terra che mi ha dato tanto dal punto di vista professionale e umano. Mi ha fatto piacere prima salutare i ragazzi che costituiscono il futuro di tutti noi. Ho voluto dare un messaggio di affetto e di fiducia, noi dobbiamo aiutarli a credere con il nostro comportamento". Gli è stato chiesto come è cambiata l'Isola in tutti questi anni. Il Generale ha risposto senza esitazione: "Sicuramente l'Isola è cambiata così come Palermo. Non c'è bisogno di dire nulla, ci sono difefrenze da quando arrivai nel 2000. Un segnale di cambiamento e di voglia di vivere frutto di tante cose, il risveglio dopo le Stragi, l'azione delle Forze di Polizia, l'azione delle scuole, la sensibilizzazione nei giovani ciò che abbiamo seminato oggi quei ragazzi hanno 30-40 anni. E' un percorso lungo, travagliato e impegnativo ma che non può che concludersi con la sconfitta della mafia e la vittoria dello Stato. Quest'ultimo non è una categoria dello spirito, lo Stato è composto da Istituzioni che servono i cittadini, che siamo noi e i ragazzi sono il futuro".
E sull'operazione che ha dato più soddisfazione sicuramente c'è la cattura di Messina Denaro ma il generale aggiunge: "Si d'accordo la cattura del super latitante ma ce ne sono tante e farei un torto a tutti i militari che quotidianamente fanno il loro lavoro di polizia giudiziaria. L'importante è ricordare che la cattura di Messina Denaro non è un punto di arrivo, è una tappa che chiude una stagione ma la lotta alla mafia richiede la quotidiana azione. Non possiamo vivere sull'onda emergenziale noi dobbiamo porre la giusta attenzione e qui c'è gente di alto profilo che oltre alla professionalità ci mette anche il cuore".
Il Generale ha incontrato il personale della sede, gli Ufficiali Comandanti dei Reparti Territoriali, una rappresentanza dei militari in servizio presso i diversi Reparti dislocati nella provincia, nonché una delegazione della Rappresentanza Militare e dell’Arma in congedo, ai quali ha rivolto il suo sentito e commosso saluto di commiato. Noi di Siciliaunonews abbiamo chiesto al Generale cosa si sente di dire ai suoi uomini e donne dell'Arma. "Dico a loro di pensare alla ragione per la quale si sono arruolati. Si al di la di avere un'occupazione professionale ma quando incontro i giovani carabinieri e vedo nei loro occhi l'entusiasmo ritrovo le radici delle motivazioni che hanno spinto me ad arruolarmi. La difesa del cittadino, la difesa del prossimo altrimenti tanti gesti che leggo spesso veramente di eroismo di generosità straordinaria non si spiegherebbero se alla base non ci fossero questi sentimenti".
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