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Subappalti a cascata e false fatturazioni per i lavori nella scuola Volta: 3 misure cautelari e sequestro beni da 140mila euro

I carabinieri hanno eseguito tre misure cautelari in particolare gli indagati si trovano ai domiciliari . Sono accusati di l’ipotesi di reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
L’indagine, condotta da novembre 2021 a giugno 2022 dalla Sezione EPPO del Nucleo Investigativo di Palermo e convenzionalmente denominata “VOLTA”, si è concentrata sui lavori all'interno dell' istituto scolastico palermitano. Idestinatari del provvedimento, attuando un meccanismo consolidato e reiterato nel tempo, avrebbero effettuato lavori di manutenzione e ristrutturazione dell’Istituto scolastico “Alessandro Volta” di Palermo attraverso il metodo dei “subappalti a cascata” e delle fatturazioni fittizie percependo, attraverso il risparmio o il mancato utilizzo di materiale ovvero la mancata o incompleta realizzazione delle opere contabilizzate, ingiusti profitti in danno del buon esito di progetti di ristrutturazione dell’edilizia scolastica finanziati dall’Unione Europea, della sicurezza tecnico-strutturale delle opere stesse nonché quella dei loro fruitori.

Secondo gli investigatori ci sarebbe stato un risparmio o il mancato utilizzo di materiale ovvero la mancata o incompleta realizzazione delle opere contabilizzate, ingiusti profitti in danno del buon esito di progetti di ristrutturazione dell’edilizia scolastica finanziati dall’Unione Europea, della sicurezza tecnico-strutturale delle opere stesse nonché quella dei loro fruitori

In particolare sono emersi gravi indizi relativamente al fatto che le lavorazioni a risparmio, eseguite in taluni casi “artigianalmente” da maestranze non specializzate e prive delle relative certificazioni, sarebbero gravate sulla sicurezza degli studenti e del personale scolastico come nel caso delle porte antincendio, istallate su telai non conformi e con meccanismi di sblocco non efficienti. Nel corso dell’attività veniva altresì documentata la mancata realizzazione del massetto dei servizi igienici, fatturato regolarmente per intero, ma di fatto realizzato solo sulla carta, così come sulla carta risultava il montaggio di materiale regolarmente spesato e mai consegnato.

Contestualmente all’esecuzione delle misure personali si è proceduto all’attuazione della misura reale del sequestro per equivalente, per un valore di 140 mila euro, quale quantificazione preliminare dell’illecito profitto.

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