I sette partecipanti al campo, provenienti dall'Alto Adige e guidati da Marcello Cont, si sono occupati anche di interventi di manutenzione e riqualificazione dell'area verde. Una tappa, quella al Parco urbano Di Matteo, parte di un percorso settimanale che combina memoria e impegno, con l'obiettivo di far conoscere la storia del territorio dell'Alto Belice Corleonese. I partecipanti hanno l'opportunità di ascoltare le testimonianze dei familiari delle vittime di mafia e visitare luoghi simbolo della memoria. Le attività mirano anche a far conoscere l'impegno della cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra, che da anni si dedica alla valorizzazione del territorio e alla riqualificazione dei terreni agricoli confiscati alle mafie, ricevuti in gestione dal Consorzio Sviluppo e Legalità, dove si producono materie prime di alta qualità in modo rispettoso dei diritti. Soddisfatto dell’iniziativa il sindaco e padrone di casa, Giuseppe Siviglia: “i lodevoli volontari rappresentano un esempio di civiltà spontanea. Spero tanto che il loro sia un esempio per i giovani della nostra zona, affinché rispettino l’area e non la sporchino più con bottiglie e rifiuti vari”. San Giuseppe Jato, 27 settembre
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San Giuseppe Jato, torna a splendere il Parco urbano Giuseppe Di Matteo
I volontari di Libera Terra hanno pulito l’area verde. Il sindaco Siviglia: “Che il loro sia un esempio per rispettare la zona”. SAN GIUSEPPE JATO - Il Parco urbano intitolato a Giuseppe Di Matteo torna ad essere pulito, grazie ai volontari del settimo campo estivo E!State Liberi!, organizzato dalla cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra, che stamattina hanno contribuito a rimuovere i rifiuti e le erbacce. Si tratta di un'area nata su un terreno confiscato a San Giuseppe Jato e oggi intitolata al piccolo, vittima innocente della mafia.
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