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Si conclude con successo la Bologna Wine Week: per una settimana Bologna al centro della scena enologica nazionale. Arrivederci al 2026!

La manifestazione ideata da Gian Marco Gabarello punta alla quarta edizione: “l’evento ha conquistato tutti, Bologna sempre più città del vino”. 80 le cantine partecipanti, grande apprezzamento per la presenza dei produttori dei Colli Bolognesi e per gli spumanti a cui è stato dedicato uno spazio grazie alla partnership con Spumanti Italia.
Si è conclusa l’edizione 2025 della Bologna Wine Week, sette giorni intensi e partecipatissimi che hanno trasformato il capoluogo emiliano in una piccola capitale del vino italiano: dal 5 all’11 Maggio Bologna ha ospitato diversi eventi tra degustazioni, masterclass, incontri con produttori, momenti di approfondimento culturale e itinerari tematici che hanno coinvolto migliaia di winelovers, operatori del settore e curiosi, confermando il ruolo centrale della città felsinea come punto di riferimento per la promozione dell’enogastronomia italiana.
Una settimana intera che ha visto un'affluenza costante in tutte le location principali, i ristoranti cittadini e Palazzo Re Enzo che è stato al centro del weekend: “Bologna ha risposto con entusiasmo, confermando la sua vocazione di città aperta al dialogo tra tradizione e futuro - racconta l’organizzatore Gian Marco Gabarello - la Bologna Wine Week non è solo una rassegna sul vino, ma una piattaforma culturale che valorizza territori, persone e storie”. Tanti gli appuntamenti dedicati che hanno messo al centro la città e scandito i momenti della terza edizione dell’evento (tenutasi dal 5 al’l1 maggio), protagonisti assoluti i vini e chi li fa, con la presenza di decine di cantine provenienti da diverse parti d’Italia, consorzi, produttori e sommelier. Tra le novità di questa edizione una guida (si può scaricare qui) con i locali partner, un’area dedicata agli spumanti, grazie alla partnership con Spumanti Italia (giunta alla sua settima edizione), ed il grande successo della parte OFF con la partecipazione di oltre 50 ristoranti: “siamo davvero felici di essere riusciti a coinvolgere la città, c’è una visione comune che farà crescere ancora di più questa manifestazione - precisa Gabarello - portiamo avanti una nuova idea di comunicare il vino che deve essere accessibile e deve far conoscere e promuovere sempre di più i vini della nostra regione”. Dopo le prime due edizioni in Piazza Minghetti, l’evento è stato spostato a Palazzo Re Enzo, Piazza Nettuno e Sala Borsa dove si sono svolte le conferenze con focus sull’enoturismo, sostenibilità, innovazione e nuovi stili di consumo, tra le undici masterclass che si sono svolte fari puntati anche sul binomio tra Parmigiano Reggiano e Pignoletto, abbinamento territoriale e strategico tra le due eccellenze della regione.
La Bologna Wine Week si conferma così un appuntamento di riferimento nel calendario nazionale degli eventi enogastronomici, con l’obiettivo di crescere ulteriormente nelle prossime edizioni. La manifestazione voluta da Gian Marco Gabarello, tramite la sua enoteca Ebrezze, è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Bologna, la Regione Emilia Romagna e Bologna Welcome. Sponsor Bper, Parmigiano Reggiano, Gruppo Ghedini, Gandini Arredamenti, Confcommercio Ascom Bologna, Rexel, Luigi Bormioli, Acqua Cerelia, Consorzio Colli Bolognesi, AM Bologna, Orsini Soda, Segafredo e Bologna Business School. Arrivederci al 2026, per una nuova celebrazione del vino nel cuore di Bologna. Le cantine partecipanti: Folta la presenza dell’Emilia Romagna con le cantine Al di là del fiume, Assirelli, Bonzara, Botti, Cantina del Frignano, Cantina della Volta, Cantina Forlì, Predappio, Cantina Illeri, Cantina Vespignano, Cesare Gallegati, Cantina Floriano Cinti, Torre Ca’ Bianca, Gaggioli, La Mancina, Manaresi, Montevecchio Isolani, Morini, Oro di Diamanti, Otto Logiurato, Podere Riosto, Tenuta La Riva, Terre Rosse, Cantina Terre Rosse Vallania, Tomisa e poi le cantine da tutta Italia: Marramiero (Abruzzo), Azienda Agricola Faraone (Abruzzo), Ritterhof (Alto Adige), Fonzone (Campania), Il Verro (Campania ), La Guardiense (Campania), Fontana Reale (Campania), Torre del Pagus (Campania), Villa Matilde (Campania), Aia delle Monache (Campania), Caputo (Campania), Angoris (Friuli-Venezia Giulia), Tenuta Villanova (Friuli-Venezia Giulia), Terre di Ger (Friuli-Venezia Giulia), Famiglia Cottarella (Lazio), Padroggi La Piotta (Lombardia), Monsupello (Lombardia), Bruno Verdi (Lombardia), Fiamberti (Lombardia), Costa Ripa (Lombardia), Azienda Agricola Valdamonte (Lombardia), Prime Alture (Lombardia), Podere Santa Lucia (Marche), Citra (Marche), Pasquale Pellissero (Piemonte), Cascina Guido Berta (Piemonte), Malabaila di Canale (Piemonte), Parusso (Piemonte), Cantina Erbaluce di Caluso (Piemonte), Enrico Serafino (Piemonte), Bera (Piemonte), Tenuta Roletto (Piemonte), Rocche dei Manzoni (Piemonte), Tenuta Gaggino (Piemonte), Vetrere (Puglia), D'Alfonso Del Sordo (Puglia), D'Araprì (Puglia), Progetto Vino (Puglia), Schola Sarmenti (Puglia), Tenute Gigliotto (Sicilia), Sette Ponti (Toscana), Ornina Wines (Toscana), Tollena (Toscana), La Leccia (Toscana), Vini di Maremma (Toscana), Klinger winery (Trentino Alto Adige), Buglioni (Veneto), Sparici e Landini (Veneto), Le Rive (Veneto), Cantina dei conti (Veneto), Adami (Veneto), Nino Franco (Veneto), Cantina del Castello (Veneto) e Valdo (Veneto).
La manifestazione è ideata e organizzata da Gian Marco Gabarello attraverso la sua società Ebrezze, realtà che unisce ristorazione, accoglienza e cultura del bere. Oltre a dare vita a Bologna Wine Week, la società gestisce Ebrezze, ristorante di pesce e cocktail bar nel cuore della città (Via Castiglione, 11D), ed Ebrezze Giardino, il suggestivo locale estivo sui colli bolognesi. Con questa manifestazione, Ebrezze rafforza il suo ruolo nel panorama enogastronomico, valorizzando il vino come elemento centrale di un’esperienza culturale e conviviale che coinvolge la città intera.

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