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7 e 8 giugno | Cantieri della Zisa Due concerti organizzati da Curva Minore per La Marina di Libri. Ingresso compreso nel biglietto.

Domani (sabato 7 giugno) alle 21.15 in Sala Perriera dei Cantieri Culturali alla Zisa (via Paolo Gili 4) il flautista Alessandro Lo Giudice e il contrabbassista Pietro Elia Barcellona affronteranno, nel centenario della nascita di Luciano Berio, un programma che ripercorre l’arco delle Sequenze: dal primo esperimento solistico con la Sequenza I per flauto (1958) all’ultima, la Sequenza XIVb per contrabbasso (2002, nella versione di Stefano Scodanibbio). Un lungo e continuo giro di boa creativo, in cui ogni tappa segna un punto di svolta nella sua ricerca sul suono e sull’identità dello strumento. A fare da cerniera tra questi due estremi, una nuova composizione di Maria Vittoria Agresti – Frammento[94], in prima esecuzione assoluta – scritta per questo duo, che riflette e rilancia l’idea stessa del passaggio, della curva, della soglia come spazio poetico e sonoro.
Domenica (8 giugno) alle 18 tocca a “Anime ribelli” a cura di Giovanni Damiani: una maratona di pianisti e flautisti, tributo alla compositrice russa Sofia Gubaidulina, con inserti di nuovissime composizioni di giovani siciliani: dagli echi classici da Domenico Scarlatti nel pezzo di Leonardo Scicolone all’ultima sonata di Schubert in filigrana nel brano di Vincenzo Farinella in prima assoluta; e un saggio delle grandi raccolte degli anni Venti dell’ucraino Vsevolod Zaderatsky, che seguono il modello dei 24 preludi di Chopin e del Clavicembalo ben temperato di Bach in chiave modernista; sono opere magistrali scritte negli anni Trenta nelle carceri sovietiche. I giovani musicisti con Giovanni Damiani: Miriam Palmisano, Sofia De Luca, Palma Piacentino, Ileana Tamburello, Barbara Lo Pinto, Leonardo Scicolone, Chiara Vassallo, Maria Aurora Modica, Martina Fanara, Ilenia Cruciats.
Sofia Gubaidulina ha affermato la propria strada sfidando l’ostilità della sua patria: ignorando i dogmi antiavanguardisti e antispiritualisti, e ha sempre dichiarato, contro l’ideologia sovietica, che tutta la sua musica nasce da una personale ricerca del divino. Tra le sue passioni strenuamente sostenute, quella della libertà bilanciata da un controllo matematico delle proporzioni; la sua produzione è impressionante per forza e vastità. Nella sua venuta a Palermo dieci anni fa si interessò ai musicisti locali; indimenticabile per chi ha potuto lavorare con lei il suo seguire le prove senza partitura, chiedendo all'interprete il massimo impegno, rigore e coinvolgimento.
PROGRAMMA:
Sofia Gubaidulina (1931-2025): Musical toys
Miryam Palmisano
Sofia Gubaidulina : Suoni della foresta (1978)
Sofia De Luca, flauto
Palma Piacentino, pianoforte
Sofia Gubaidulina: Ciaccona (1962)
Kazimierz Serocki (1922-1981): Preludio n.7, da Suite di preludi
Ileana Tamburello, pianoforte
Vincenzo Farinella, Verbert (2025)
prima es. assoluta
Barbara Lo Pinto, pianoforte
Sofia Gubaidulina (1931-2025): Toccata-troncata (1971)
Vsevolod Zaderatsky (1891-1953)
da 24 Preludi: Preludio-grottesca
da 24 Preludi e fughe: Preludio e fuga in fa diesis min.
Giovanni Damiani, pianoforte
Leonardo Scicolone
Studio su Scarlatti, (2023)
Sofia Gubaidulina: Ciaccona (1962)
Leonardo Scicolone, pianoforte
Sofia Gubaidulina: Quartetto per quattro flauti (1977)
Chiara Vassallo, Maria Aurora Modica, Martina Fanara, Ilenia Cruciats

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