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Concerto Stagione Conservatorio Alessandro Scarlatti Con da Capo Omaggi ad Alessandro Scarlatti 30 settembre ore 18

Il Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo, continua con successo la Stagione Concertistica con il concerto “Col da capo – Omaggio ad Alessandro Scarlatti (1660 – 1725)” che si terrà martedì 30 settembre alle ore 18.00 presso l’Oratorio Valverde.
Arie per contralto da Melodrammi e oratori
Giunti al trecentesimo anniversario della sua morte, Alessandro Scarlatti (1660 – 1725) è oggi celebrato e universalmente come uno dei fondatori e tra i più importanti rappresentanti della scuola musicale napoletana. Palermitano di nascita, è stato uno dei più prolifici compositori del suo tempo e oggi ritenuto il maggiore compositore d'opera italiano tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo; il suo contributo, la sua originalità e la sua influenza furono essenziali, oltre che duraturi, sia in Italia che in Europa.
Musicista dotto, acuto e profondo, seppe unire la melodia all’arte del contrappunto producendo una sterminata produzione di musica vocale e strumentale, sacra e profana.
Soprannominato dai suoi contemporanei “l'Orfeo italiano”, divise la sua carriera tra Napoli e Roma, dove ricevette la sua formazione.
Particolarmente noto per le sue opere, portò ai suoi massimi sviluppi la tradizione drammatica italiana, iniziata da Monteverdi all'inizio del XVII secolo e proseguita da Antonio Cesti, Francesco Cavalli, Giacomo Carissimi, Giovanni Legrenzi e Antonio Stradella, progettando la forma definitiva dell'aria con da capo, imitata in tutta Europa.
Fu inoltre l'inventore dell'ouverture italiana in tre movimenti (che rivestì una fondamentale importanza nello sviluppo della sinfonia), della sonata in quattro parti (progenitrice del moderno quartetto d'archi, e della tecnica dello sviluppo motivico. Fu un modello di riferimento per il teatro musicale del suo tempo, come evocato dalla produzione italiana di Händel, il quale fu profondamente influenzato dalla sua musica teatrale.
Questo concerto è un piccolo, parziale omaggio alla sterminata produzione vocale che il Nostro produsse nell’arco di quarantacinque anni di attività (1679 - 1725). A lui va la nostra gratitudine e la nostra ammirazione.
Nicholas Robinson, Sara Bagnati: Violini
Giorgio Chinnici: Viola
Alessandro Palmeri: Violoncello
Marco lo Cicero: Contrabbasso
Gioacchino Comparetto: Oboe
Michele Carreca: Tiorba
Marco Silvi: Clavicembalo
PROGRAMMA
Pompeo (Roma 1682)
· Ouverture (2:30)
Gli equivoci nel sembiante (Roma 1679)
· Aria di Clori Dormi Pur (3 min)
Il Martirio Santa Teodosia (Roma 1683)
· Aria di Decio con Violino obligato Non è fierezza l’usar fierezza (allegro 2:30)
Pirro e Demetrio (Napoli 1694)
· Aria di Pirro Veder parmi un’ombra mesta (3:30 largo mi)
Prigionier fortunato (Napoli 1698)
· Aria Di Arconte con Viola obligata miei pensieri (siciliana 2:10)
Il Pastor di Corinto (Napoli 1701)
· Aria di Silvio Coronate ho le tempie (2:10 allegro)
Flavio cuniberto (Firenze 1702)
· Ouverture (2:00)
· Aria di Emilia Vendetta che risolvi (largo do min 2:40)
Tiberio imperatore d’oriente (Napoli 1702)
· Aria di Maurizio con Cello obligato Gia la sorte con doppia corona (andante 2:30)
Sedecia, Re di Gerusalemme (Roma 1706)
· Aria di Sedecia Per punir il mio pubblico errore (allegro 2:10)
Mitridate Eupatore (Venezia 1707)
· Aria di Mitridate Se il trono dimando (Allegro 2:05)
· Aria di Mitridate Patrii Numi (3 min Largo)
La Dorisbe o Amor volubile e tiranno (Napoli 1709)
· Aria di Elmiro Qual fra speme e fra martire (allegro 3 min)
La Dorisbe o Amor volubile e tiranno (Napoli 1709)
· Ouverture (2:10)
Scipione nelle Spagne (Napoli 1714)
· Aria di Lucejo Parto addio (Lento archi) 4:50
Il Telemaco (Roma 1718)
· Aria di Sicoreo Ho il cor tutto foco (andante archi 3:50)
La Griselda (Roma 1721)
· Aria di Gualtiero Vago sei (archi largo mib maggiore 4:26)
Erminia (Napoli 1723)
· aria di Tancredi Come suol (allegro 3:14)
Testi:
Gli Equivoci nel sembiante (Roma 1679)
· Aria di Clori Dormi Pur
Dormi pur, e sogna intanto
la tua speme, e la mia fede.
Che sarà la fe’ mio vanto,
e’il mio cor la tua mercede.
Dormi pur, e il sogno sia
Clori Tua, sempre costante.
Che non può l’anima mia
senza fede essere amante.
Martirio Santa Teodosia (Roma 1683)
· Aria di Decio Non è fierezza l’usar fierezza
Non è fierezza l’usar fierezza ma folle pietà
a chi nel suo petto ripieni d’affetto
gli sensi non ha.
È vile amore l’usar amore ma non fedeltà
a chi col bel volto l’amore t’ha tolto
e amore non ha.
Pirro e demetrio (Napoli 1694)
· Aria di Pirro Veder parmi un’ombra mesta
Veder parmi un ombra nera
cruda e fiera minacciarmi.
Mà poi vedo in lontananza
L’ Innocenza, e la Speranza
che sen viene a consolarmi.
Nè più allora veder parmi
l ombra nera minacciarmi.
Prigionier fortunato (Napoli 1698)
· Aria Di Arconte con Viola obligata miei pensieri
Miei pensieri pur ch’io speri,
non lasciate di penar.
Ch’il gioire nel martire
lo dovete, è lo sperar.
Il pastor di Corinto (Napoli 1701)
· Aria di Silvio Coronate ho le tempie
Coronate ho le tempie di fiori
e trafitto da spine è il mio cor.
Quelli son l’imprese di Clori,
sono queste le insegne d’amor.
Flavio cuniberto (Firenze 1702)
· Aria di Emilia Vendetta che risolvi
Vendetta, che risolvi?
amor che dici?
Entro si mesto orrore
insegne di dolore
Tra torbidi pensieri d’affetti lusinghieri
e d’ire ultrici.
Tiberio imperatore d’oriente (Napoli 1702)
· Aria di Maurizio Gia la sorte con doppia corona
Già la sorte con doppia corona
ti circonda la fronte ed il cor
Belle palme il valore ti dona,
belle palme ti dona l’amor.
Sedecia (Roma 1706)
· Aria di Sedecia Per punir il mio pubblico errore
Per punire il mio pubblico errore
col tiranno anche il cielo combatte.
Prende questi di mira il mio core
quei sui muri il mio popolo abbatte.
Mitridate Eupatore (Venezia 1707)
· Aria di Eupatore Se il trono dimando
Se il trono dimando al cielo,
al mio brando,
con quella, che adoro sol bramo regnar.
Piacere di soglio mi alletta;
ma voglio trionfo d'alloro
trionfo d'amar.
· Aria di Eupatore Patrii Numi (3 min Largo)
Patrii numi, amici Dei
Fausti udite il mio dolor.
Voi che foste nelle imprese
Si propizi agli avi miei
Virtù date a chi si prese
di punire un traditor.
La Dorisbe o Amor volubile e tiranno (Napoli 1709)
· Aria di Elmiro Qual fra speme e fra martire
Qual fra speme e fra martire
va farfalla allo splendore,
al suo ben va l’alma mia.
Lieta incontra il suo martire
se de’mali per maggiore
tiene il ben ch’ella desìa.
Scipione nelle spagne (Napoli 1714)
· Aria di Lucejo Parto addio
Parto addio,
vorrei dir, mio cor ben mio,
ma più oh Dio nol deggio dir.
No, mio ben, più non sei mio
E nel dirlo io renderei
Più penoso il mio martir.
Telemaco (Roma 1718)
· Aria di Sicoreo Ho il cor tutto foco
Ho il cor tutto foco
s’è il tuo tutto gel.
D’amor sei rubella,
ma troppo sei bella
per esser crudel.
Griselda (Roma 1721)
· Aria di Gualtiero Vago sei
Vago sei volto amoroso
ma quel labbro tuo vezzoso
par che voglia sospirar.
Non temer bocca vermiglia
come sposa e come figlia
io ti vengo ad abbracciar.
Erminia (Napoli 1723)
· aria di Tancredi Come suol
Come suol veloce e ardito
corre il cervo ancor ferito
se la diletta vaga cervetta
cercando va.
Nol ritien tronco ne’ sasso
mai non ferma il debil passo
e se ben lunge stanco la giunge
più duol non ha.
Tutte le info sul nostro sito web: https://conservatoriopalermo.it/

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