«Confido molto - ha dichiarato Ferrandelli - nella capacità delle giovani generazioni di poterci aiutare in un momento così difficile per la nostra città. La mobilitazione di centinaia di studenti, che non si conoscevano tra loro e che hanno trovato nell’amore per Palermo e per la vita la spinta per scendere in strada e voler incontrare le istituzioni, rafforza la nostra convinzione che alle dovute misure sulla sicurezza si debba affiancare un processo di coinvolgimento civico ed educativo nei quartieri della nostra città, non solo offrendo opportunità , ma anche ascolto, dialogo e confronto». Tra i primi passi concreti condivisi, la costituzione della Consulta Giovanile comunale, uno strumento che possa riunire tutti i giovani della città - dal centro alle periferie - per garantire un dialogo costante e strutturato con le istituzioni. «La creazione di una Consulta giovanile - ha aggiunto Ferrandelli - era già nelle corde dell'Amministrazione. Porteró la richiesta di questi ragazzi al presidente del Consiglio comunale e ai capigruppo, al fine di completare il percorso d’aula intrapreso nei mesi scorsi». Per il consigliere Zacco «in un'epoca, come la nostra, di crisi valoriale e crescente disaffezione verso la politica, è necessario aprire nuovi spazi dedicati ai giovani in tutti i quartieri, luoghi dove i ragazzi possano trovare una reale alternativa alla strada, sperimentare e rafforzare il senso civico e vivere la città come protagonisti attivi del proprio futuro».
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Studenti in corteo per Paolo Taormina. Ferrandelli e Zacco incontrano una delegazione: «Necessario realizzare spazi di dialogo con le istituzioni, al via Consulta giovanile»
L'assessore alle Politiche giovanili Fabrizio Ferrandelli e il consigliere comunale Ottavio Zacco hanno incontrato a Palazzo Comitini una delegazione del corteo di giovani che, questa mattina ha attraversato il centro storico per ricordare Paolo Taormina, il 21enne palermitano ucciso qualche giorno fa in via Spinuzza. Nel corso dell’incontro si è registrata una significativa condivisione di intenti: entrambe le parti hanno riconosciuto l’urgenza di affrontare in modo strutturale il problema della violenza giovanile in città, mettendo in discussione il sistema educativo trasmesso alle nuove generazioni da famiglie, scuole e contesto sociale.
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