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Il 3 ottobre sciopero generale della Cgil. Ridulfo. “Il dovere di essere tutti attivisti come i volontari sulle barche e di scendere in piazza in difesa di Flotilla e per Gaza”


Domani, venerdì 3 ottobre ,sciopero generale della Cgil per tutti i settori pubblici e privati. A Palermo alle ore 9.30 si terrà un corteo da Piazza Giulio Cesare a piazza Indipendenza.

“E’ uno sciopero proclamato dalla Cgil e da diverse sigle sindacali che ci vedrà domani tutti insieme, Cgil, Usb, Cub, Confederazione Cobas, in piazza a Palermo – spiega il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo – E’ la risposta al genocidio palestinese, al blocco delle imbarcazioni degli attivisti e dei pacifisti diretti a Gaza e fa leva sulla difesa dei principi costituzionali. Lo sciopero chiama alla partecipazione tutti i lavoratori e le lavoratrici, i pensionati, gli studenti perché richiama il dovere di essere attivisti tutti, nello stesso modo in cui lo sono i volontari e le volontarie che sono sulle barche. Difendiamo la nostra umanità, l’idea che la violenza delle armi e del terrore, da qualsiasi parti arrivi, da organizzazioni terroristiche o da Stati, sia sempre da rigettare”.
Allo sciopero parteciperanno tutte le categorie della Cgil e al corteo di Palermo sarà presente anche il segretario generale Cgil Sicilia Alfio Mannino. 
“Chiediamo ai governi l’impegno a una via diplomatica per la risoluzione della questione palestinese e che la prima cosa da fare sia: fermare il genocidio in corso – aggiunge Ridulfo – E lanciamo un appello a mantenere alta la partecipazione. Lo sciopero del 3 fa seguito a tante manifestazioni di protesta sempre pacifiche, non violente, in corso da mesi. Nei giorni scorsi a Palermo hanno manifestato tanti cittadini e cittadine. Per molti quello del 19, o quello del 22, è stato il primo sciopero, il primo corteo, il rigetto evidente di una vicenda che ci coinvolge tutti e che rischia di estendersi. C’è bisogno di una partecipazione ancora molto ampia. Invitiamo i commercianti ad abbassare le saracinesche, le casalinghe a venire al corteo, i disoccupati a scendere in piazza. E chiediamo a tutti di avere la sensibilità necessaria per far sì che questa indignazione popolare raggiunga chi governo questo paese e i paesi coinvolti. Lo sciopero è un sacrificio ma è l’unica arma di cui disponiamo per fare pressione sui governi, a cominciare da quello italiano, che se non intervengono sono complici”.



Lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati è stato proclamato per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.

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