SICILIAUNONEWS

In prefettura si è riunito l'Osservatorio regionale delle periferie con attenzione sullo Zen. Prossimo focus su Borgo Nuovo

In Prefettura Palermo, si è riunito l’Osservatorio regionale sulle periferie, per esaminare le problematiche del quartiere Z.E.N. di Palermo. L’organismo è stato istituito presso il Ministero dell’Interno.Scopo dell’Osservatorio è il monitoraggio delle condizioni di vivibilità e di decorodelle aree periferiche delle città, con particolare riferimento agli aspetti concernenti lariqualificazione, anche urbanistica, sociale e culturale, il recupero delle aree o dei sitidegradati, l'eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale e la prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio. Ancora l’Osservatorio ha il compito di incentivare iniziative di formazione e promozione della cultura del rispetto della legalità.Al tavolo, presieduto dal Prefetto Massimo Mariani, nella composizione aderente altema specifico, erano in particolare presenti, oltre alla Procuratrice della Repubblicapresso il Tribunale per i minorenni, dott.ssa Claudia Caramanna, l’assessore comunale diPalermo, Aristide Tamajo e il Dirigente Scolastico dell’I.C.S. Giovanni Falcone, Prof. Massimo Valentino, qualificati referenti della Regione Siciliana, del Comando di PoliziaMunicipale della città capoluogo, della Conferenza Episcopale Siciliana e dell’associazioneLaboratorio Zen Insieme, da tempo impegnata in quel territorio. Presenti anche il Dott.Bernardo Moschella dell’Ufficio Scolastico Regionale e il Dott. Pietro Velardi del relativoAmbito Territoriale per la Provincia di Palermo nonché il Dott. Marco Ridulfo, il Dott.Antonio Dei Bardi e il Dott. Ignazio Baudo, rispettivamente per CGIL, CISL e UIL.
Il Prefetto, richiamando le misure di vigilanza rafforzata adottate in alcune aree delcentro storico di Palermo, ha messo in rilievo che l’irrinunciabile risposta, sul piano del controllo del territorio e del perseguimento di coloro che pongono in atto azioni criminali, proseguirà con la massima determinazione.A questa deve tuttavia affiancarsi una altrettanto fondamentale azione tesa adapprofondire le complesse e numerose cause di marginalità di alcuni quartieri, tanto piùche spesso autori di condotte penalmente rilevanti sono minori quando non ancheunder14, come tali non imputabili."Si è ritenuto, sottolineano in una nota dalla Prefettura, di avviare uno specifico focus sullo Z.E.N. proprio perché nel corsodell’anno giovani provenienti da quel quartiere si sono resi responsabili di tragici fatti disangue, a Monreale lo scorso 27 aprile, in cui sono rimasti vittime tre giovani, e a Palermo, lo scorso 12 ottobre, con l’assassinio di Francesco Paolo Taormina.Il quartiere è del resto da tempo oggetto di servizi straordinari di controllo delterritorio, ulteriormente rafforzati in queste settimane e che proseguiranno.Appare tuttavia evidente che all’indispensabile risposta delle forze di polizia e dellaMagistratura, deve affiancarsi una ulteriore azione, tesa ad approfondire le gravi tematicheche attanagliano il quartiere, e che investono soprattutto i giovani. Individuare le causeprofonde di questo disagio e gli strumenti più idonei per superarle, vuol dire non solorestituire gli abitanti dello Z.E.N. a condizioni di vita accettabili, ma soprattutto sottrarre igiovani a un destino di emarginazione e nuove leve alla criminalità.Emblematica è la situazione dell’I.C.S. Giovanni Falcone che è stato oggetto, comesegnalato dal Dirigente scolastico, di atti vandalici, che potrebbero essere espressione diinsofferenza a modelli incentrati sulla legalità e sul rispetto delle regole, che la scuolapropone quotidianamente attraverso il proprio progetto educativo.La Procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni ha confermatol’allarmante crescita dei reati posti in atto da giovanissimi, anche non imputabili, e quindil’importanza di un’attività sinergica di natura preventiva, per consentire a bambini e ragazzidi esercitare i propri diritti, tra tutti il diritto, primario e costituzionalmente protetto,all’istruzione, superando le barriere di pregiudizio che isolano il quartiere e rilanciandoimmagini che non siano solo quelle circolate nei giorni scorsi sui social.I rappresentanti del mondo scolastico, delle organizzazioni sindacali e gli operatorisociali e religiosi presenti hanno fornito un quadro estremamente importante circa la situazione del quartiere, ma hanno anche esposto iniziative, contributi e progetti, che mirano a migliorare i servizi e offrire spazi di aggregazione".

Questi contributi confluiranno in un dossier sulla situazione dello Z.E.N. che nondovrà limitarsi alla mera esposizione dei problemi e delle criticità, ma dovrà anchecontenere concrete proposte di intervento, recupero e inclusione, sulla cui base avviare leconseguenti progettualità.

Il Prefetto ha annunciato che i lavori dell’Osservatorio si focalizzeranno anche suglialtri quartieri interessati da situazioni di degrado e di marginalità, a cominciare da BorgoNuovo, già destinatario di importanti investimenti varati dal Governo sulla base del c.d. decreto Caivano bis, e gestiti dalla struttura commissariale preposta.

Nessun commento:

Posta un commento