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“Il risveglio di Palermo: l’identità ritrovata” Due giornate di confronto per ripensare la storia e il futuro della città

Si terrà mercoledì 12 e venerdì 14 novembre il convegno di studi «Il risveglio di Palermo: l’identità ritrovata», due giornate di confronto e riflessione dedicate alla riscoperta dell’identità storica e culturale del capoluogo siciliano.
L’iniziativa, promossa da Bartolomeo Massimo D’Azeglio, fondatore dell’associazione «Palermo Capitale», si svolgerà mercoledì 12 novembre, con inizio alle 16, alla Real Fonderia della Cala e venerdì 14 novembre nei locali dello IEMEST di via Michele Miraglia, 20.
Il convegno si preannuncia come un appuntamento di grande spessore, con la partecipazione di importanti voci del giornalismo e della saggistica palermitana: Pasquale Hamel, Massimo Costa, Ciro Lomonte, Tommaso Romano, Alberto Samonà, Giovanni Tessitore, Bartolomeo Sammartino, e le presenze del sindaco Roberto Lagalla e del decano del giornalismo isolano Giovanni Pepi, già condirettore del Giornale di Sicilia.
Tema centrale della due-giorni sarà la “revisione storica di Palermo” e la “ridefinizione del ruolo della città nella Storia”, a partire da una proposta concreta: la redazione della «Carta dell’identità storica della illustre città di Palermo», documento programmatico che intende fissare, in forma chiara e condivisa, i principi e i valori fondanti dell’identità storica del capoluogo.
La Carta sarà integralmente consultabile online sul sito www.palermocapitale.org.
Cuore pulsante del progetto è la fondazione del “Museo della civiltà arabo-normanna – primo della civiltà siciliana”, marchio già depositato. L’obiettivo è di superare, nel tempo, la tradizionale definizione “arabo-normanna”, considerata riduttiva, per restituire alla città e alla Sicilia la piena consapevolezza della propria eredità culturale e storica.
D’Azeglio, ideatore e promotore dell’iniziativa, lancia un appello al mondo imprenditoriale e culturale affinché “sostenga questa grande scommessa per la rinascita identitaria di Palermo: un progetto che potrebbe segnare «il più grande recupero identitario mai effettuato negli ultimi decenni”.
Lo sguardo è rivolto al futuro e, in particolare, al Natale del 2030, quando ricorreranno i novecento anni dall’incoronazione di Ruggero II d’Altavilla, fondatore del Regno di Sicilia. In vista di quell’anniversario, l’associazione propone la realizzazione di una statua di Ruggero II, alta quattro metri e collocata al centro di piazza Albert Einstein, come simbolo di rinascita e memoria condivisa.
«Il nostro intento – afferma Bartolomeo Massimo D’Azeglio – è di restituire a Palermo la consapevolezza della sua grandezza, ricordando a noi stessi e alle nuove generazioni che la nostra città fu capitale di un regno che si trasformò in impero, un crocevia di popoli, culture e saperi».
Le giornate intitolate “Il risveglio di Palermo” si propongono così come un momento di svolta: un invito a rileggere la storia per ritrovare il senso di un’appartenenza e di una missione culturale che, ancora oggi, può indicare la via del futuro.

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