Un museo vivo del gusto e della memoria agricola
La Banca dell’Olio non è solo un archivio: è un luogo vivo, pensato per raccontare, far conoscere e far assaporare gli oli. I visitatori sono guidati in un percorso multisensoriale: prima un’esperienza visiva e tattile all’esterno, poi l’ingresso nella sala espositiva, dove gli oli dei produttori del territorio sono conservati in apposite “celle” e pronti per la spiegazione tecnica e la degustazione guidata.
L’obiettivo è chiaro: diffondere la cultura dell’olio, creare una memoria storica delle eccellenze madonite e promuovere un prodotto che, oltre al valore gastronomico, possiede qualità salutistiche riconosciute. Non è un caso che l’olio ottenuto dalle cultivar locali – tra cui spicca la “Crastu”, particolarmente diffusa a San Mauro – sia ricco di polifenoli, sostanze capaci di contribuire alla protezione cardiovascolare e alla difesa naturale contro stress ossidativo e radiazioni.
Il Sindaco: “Diventeremo un punto di riferimento per tutta la Sicilia”
Durante l’inaugurazione, avvenuta lo scorso weekend nel corso della manifestazione “Borgolio”, il Sindaco Giuseppe Minutilla ha sottolineato il valore strategico del progetto. “La Banca dell’Olio – ha detto - raccoglie le produzioni dell’intera area madonita ma punta ad espandersi in tutta la Sicilia. L’obiettivo è quello di accogliere almeno cinquecento tipi di olio nei prossimi anni.” Il primo cittadino ha poi ricordato che la struttura non sarà un semplice punto espositivo e di degustazione, ma un luogo attivo, dove l’olio verrà “narrato” insieme alla storia del territorio, grazie anche ai percorsi esperienziali di Ulivagando.
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