Con il protocollo, le due parti si impegnano a progettare e realizzare iniziative educative, sociali e culturali; percorsi di formazione per amministratori, docenti e operatori del territorio; azioni comuni per la prevenzione delle principali forme di disagio che colpiscono le nuove generazioni (dispersione scolastica, dipendenze, bullismo, cyberbullismo, fragilità sociali); e ancora, consulte, tavoli tematici e gruppi di lavoro che valorizzino le professionalità presenti nella comunità siracusana.
L’intesa si inserisce nel quadro delle politiche nazionali ed europee con l’obiettivo, tra gli altri, di riportare i cittadini ad avere fiducia nella politica, dopo la graduale disaffezione degli ultimi anni che li ha sempre più allontanati dalla partecipazione al voto. Si tratta di un protocollo sperimentale, i cui risultati potranno essere replicati anche in altri territori siciliani.
“Questo protocollo – dice Paolo Amenta, presidente di ANCI Sicilia – rappresenta un passo concreto verso un modello di amministrazione capace di ascoltare le nuove generazioni e di coinvolgerle attivamente nella vita delle comunità. I Comuni sono il primo presidio di democrazia e coesione sociale: investire sulle politiche giovanili integrate, sulla cittadinanza responsabile e sul dialogo tra le generazioni significa rafforzare la fiducia nelle istituzioni e costruire comunità più inclusive, consapevoli e solidali”.
Il protocollo avrà durata biennale e potrà essere rinnovato.

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