L’ispezione visiva formale e documentale evidenziava anche diverse criticità riguardanti la mancata concessione di suolo pubblico. Il titolare, infatti, aveva collocato su via Dei Cassari numerosi e voluminosi elementi di arredo e attrezzature a servizio dell’attività (per quasi 65 mq), causando gravi problemi per la sicurezza pubblica ed, essendo lo stesso luogo un bene culturale, lo destinava a un uso incompatibile con il suo carattere storico, artistico, pregiudizievole per la sua conservazione e integrità, deturpandolo. Infine, sebbene obbligato dalla normativa vigente, sempre il titolare non indicava esplicitamente nel menù il tipo di conservazione di alcuni alimenti che erano congelati, nello specifico hamburger, patate e pane alimentare. Per tutte queste violazioni i locali e le attrezzature sono stati sottoposti al sequestro cautelare amministrativo, mentre l'uomo è stato denunciato e multato per quasi 18mila euro. Gli operatori della PM, la stessa sera, hanno apposto i sigilli anche a un altro pub, sempre in via Dei Cassari, con gravi ed evidenti carenze igienico sanitarie. Al momento del sopralluogo, l’attività di ristorazione con somministrazione di alimenti e bevande in modalità assistita al banco era esercitata senza la prescritta Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Risultava mancante anche quella sanitaria, per cui si procedeva al sequestro cautelare amministrativo dei locali di attività e delle attrezzature. Multe per 11 mila euro.
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Polizia Municipale. Sequestrati due locali in via Dei Cassari, denunciato gestore per sostituzione di persona, truffa e falso
La Polizia Municipale di Palermo lo scorso fine settimana ha sequestrato due attività commerciali perché totalmente prive dei requisiti previsti dalle normative amministrative e fiscali, entrambe in via Dei Cassari. E denunciato il gestore di uno dei due locali per truffa, frode nel commercio e sostituzione di persona. Nel primo locale, dove gli agenti sono intervenuti su esposto dei residenti, si è proceduto al sequestro penale probatorio della Scia, poiché alla dichiarazione di inizio attività risultavano allegati i documenti di identità di un preposto non presente al momento del controllo ispettivo e che, convocato, ha sporto formale querela contro il titolare del locale e il tecnico per i reati di sostituzione di persona, truffa e falso, dichiarando di non aver mai conferito a terzi i propri documenti identificativi per finalità connesse all’apertura di attività commerciali nel territorio del Comune di Palermo, disconoscendo anche la firma apposta sull’allegato B della SCIA.
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